Le due facce della Val di Non alla quindicesima Pomaria 

La festa d’autunno. Frutticoltura e zootecnica sono ben rappresentare negli spazi espositivi della manifestazione, dove accanto alle mele trionfano insaccati, frittelle, canederli e tortei


Giacomo Eccher


Livo. Baciata dal sole, la quindicesima Pomaria in programma ieri e oggi a Rumo e Livo quest’anno ha davvero colpito nel segno rappresentando, al meglio, le due facce del mondo contadino noneso, la frutticoltura e la zootecnia. Un abbinamento non sempre scontato nell’immagine con cui la valle (ormai etichettata come “la valle delle mele”) si proietta oltre i confini regionali per puntare a quell'integrazione agricoltura – turismo che è da tempo nei piani, purtroppo spesso solo enunciati, della politica locale.

L’inaugurazione

Ieri l'inaugurazione dell'evento davanti a palazzo Aliprandini Laufenthurm letteralmente assediato, fin da metà mattina, da centinaia di visitatori che hanno affollato vie e piazza del bel centro storico del paese. Il via a Pomaria è stato dato, poco dopo le 11.30, dal presidente della Strada della Mela e dei Sapori, Andrea Sicher, che ha concluso il giro di interventi delle numerose autorità ed ospiti istituzionali a partire dai primi cittadini di Livo e di Rumo, Ferruccio Zanotelli e Michela Noletti.

Ospite di riguardo, di fatto un ritorno a casa, l'assessore provinciale all'agricoltura, Giulia Zanotelli, che a Livo è nata e cresciuta. «Per me un onore ed insieme un orgoglio - ha detto ieri - con la consapevolezza che questa località, assieme a Rumo, riassume al meglio tutta la potenzialità che l'agricoltura della valle sa esprimere in termini di qualità e di integrazione con il turismo, un progetto questo - ha sottolineato l'assessora - che è tra gli obiettivi primari di governo della Giunta provinciale».

Gli organizzatori

Complimenti quindi agli organizzatori che, accanto alla già citata Strada della Mela e dei Sapori, vedono in primo piano l'Apt di Valle (rappresentata dal presidente Lorenzo Paoli), la Cassa Rurale Val di Non, il Consorzio Trentingrana, il Bim, la Comunità di Valle. Il tutto con al centro Melinda che in un apposito stand presenta le diverse varietà in coltivazione nelle Valli del Noce per garantire una produzione che incontri il gusto e la voglia di sperimentare dei consumatori moderni e che, al contempo, migliori le prospettive di stabilità del settore.

La regina della festa

Curiosità in particolare per la mela Sweetango®, arrivata in Europa nel 2013, inizialmente in Svizzera e poi in altri Paesi europei tra cui l’Italia, esempio lampante di un prodotto nuovo che ha sedotto in poco tempo il mercato.

Degustazioni al buio

Oltre sessanta i banchi dislocati nel centro storico di Livo con quasi tutta la gamma dei prodotti dell'agricoltura tipica trentina con mele, salumi, formaggi, trasformati e distillati a km zero. Attenzione anche alla cucina con vari ristoranti ed aree riservate alla street food con frittelle, tortelli di patate, canederli, minestre d'orzo, e carne ed insaccati. Degustazioni perfino al buio in uno speciale truck dove il gusto, senza l'ausilio della vista, riesce a cogliere tutte le sfumature dei sapori. Grande spazio anche agli artigiani in una sezione del palazzo comunale con una mostra su attività e botteghe antiche ed una selezione di eccellenze della categoria che aspira ad una integrazione sempre più completa con il mondo agricolo. Detto di Livo, una scappata la merita anche la sezione zootecnica a Rumo attorno al caseificio e nel centro storico di Marcena. I due poli (Livo e Rumo) sono collegati da bus navetta.

Le premiazioni dei concorsi

Oggi apertura tutto il giorno a partire dalle 9.30 fino alle 18 con momento clou alle 16.30 con la premiazione dei concorsi mela più e la mela più grossa e quindi l’annuncio della sedicesima Pomaria che nel 2020 tornerà nella sede originaria di Casez.

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