Ladinità nonesa, la rivendicazione in Senato
Val di non. Un’interrogazione al Senato di Gianclaudio Bressa (di cui il Trentino si è occupato il 14 febbraio) ha messo in moto la macchina verso il censimento generale della popolazione del 2021...
Val di non. Un’interrogazione al Senato di Gianclaudio Bressa (di cui il Trentino si è occupato il 14 febbraio) ha messo in moto la macchina verso il censimento generale della popolazione del 2021 per quanto riguarda la conta dei ladini nonesi. Partendo da qui il Circolo del Partito democratico della Val di Non plaude al Consiglio comunale di Sfruz, che la settimana scorsa ha approvato all’unanimità la mozione sulla ladinità nonesa, primo tra i comuni della media valle ad adottare il provvedimento che era già stato assunto proprio allo scadere dello scorso anno anche dal Consiglio comunale di Romallo.
“L’allargarsi del consenso tra giovani di notevole spessore civile e culturale come Andrea Biasi, Sindaco di Sfruz, è testimonianza di quanto il tema, riproposto con forza dal Pd noneso, sia sentito da larga parte della popolazione, indipendentemente dall’appartenenza politica” - scrive in una nota la segretaria Giulia Bergamo. Che aggiunge: “Il Circolo del Partito Democratico della Val di Non ringrazia al contempo il Senatore Gianclaudio Bressa che in un’interrogazione ripropone i termini della questione, interpretando le istanze della gran parte dell’elettorato noneso-solandro. Altro motivo di gratitudine da parte nostra al Senatore Bressa, la presentazione di una seconda mozione riguardante la valle di Non, quella sulla circonvallazione di Cles, che ha visto i nostro circolo impegnato in vigorose prese di posizione”.
Per quanto riguarda Sfruz, il Consiglio ha preso lo spunto dalla proposta di mozione inviata per conto del Pd noneso dall’ingegner Ezio Trentini e di cui il sindaco Andrea Biasi ha dato lettura integrale. Il testo richiama la specificità delle Valli del Noce “di un gruppo ladino tridentino occidentale” composto dagli “Anauni” o Nònesi, come essi si definiscono, nella Val di Non e dai “Solandri” nella Val di Sole, e che tali classificazioni sono condivise oltre che dal grande glottologo Isaia Ascoli dai maggiori linguisti. Si citano quindi le deliberazioni di quasi tutti i comuni anauni che hanno chiesto, in passato il riconoscimento dello status di “ladini retici”, deliberazioni poi archiviate dalla Provincia senza essere prese in considerazione. Per questo l’ex consigliera provinciale Caterina Dominici aveva presentato in Consiglio provinciale una mozione in cui si impegnava l’organo legislativo della Provincia ad accogliere queste rivendicazioni, proposta che nel novembre 2007 era stata respinta a larga maggioranza. Si citano quindi i dati dei censimenti generali della popolazione del 2001 e 2011 con un consistente numero di dichiaranti ladini ma in questi quasi 9 anni nulla è cambiato. G.E.