La tutela dei Pradiei entra in campagna elettorale
Dopo la sentenza. Malgrado lo stop del Tar un’altra serie di filari è stata piantata in zona Il sindaco Fattor ribadisce la volontà di preservarla, Zucal rivendica una decisione fondamentale
Romeno. “Il Tar ha bocciato la palificazione sui Pradiei ma proseguono le colture stoppate con nuovi impianti in terreni adiacenti a quelli oggetto della sentenza. Quindi mi pare ci si faccia beffe delle ordinanze comunali/provinciali e dei pronunciamenti del Tar (lavori di innesto di barbatelle eseguiti la settimana scorsa!!). ...Il giochino è chiaro si cerca in tutte le maniere di introdurre la possibilità di adottare la coltura intensiva (ad esempio frutteti) così il valore dei terreni agricoli decuplica il suo valore...ovviamente a scapito del pregio paesaggistico ed ambientale e con buona pace delle distese prative”. Questa l’opinione espressa tramite il Trentino da un lettore. Sul fatto abbiamo sentito il sindaco Luca Fattor. «È vero, c’è la sentenza, ma per l’esecutività dobbiamo attendere i tempi per un eventuale ricorso dei proprietari al Consiglio di Stato, non so se lo faranno o meno, ma decideremo di conseguenza» - afferma il sindaco. Per quanto lamentato dal lettore, Fattor conferma che un’altra serie di filari è stata piantata in zona forse perché il privato che aveva fatto il ricorso al Tar riteneva già di avere la soluzione in tasca. «Quello che posso dire io – sottolinea Fattor - è che fin quando sarò sindaco di Romeno farò di tutto per preservare i Pradiei nella loro attuale destinazione prativa. Il nostro futuro economico deve poggiare su un equilibrio tra agricoltura e turismo, due realtà che devono andare avanti insieme. Per Romeno e l’Alta Anaunia i Pradiei con il loro ampio orizzonte sono un’identità come le Dolomiti e mi ha fatto piacere il riferimento che il direttore del Trentino, Paolo Mantovan, parlando di “ripartenza” dopo l’epidemia da Coronavirus nel suo editoriale, ha auspicato un Trentino “alla Romeno” piuttosto che “alla Rimini”. Un sostegno che mi ha fatto molto piacere».
A Romeno, come in tutto il Trentino tra breve ci sarà il rinnovo dell’amministrazione comunale e oltre a Fattor è in campo un altro candidato sindaco, Ivo Zucal, allevatore e già presidente della Cassa Rurale d’Anaunia (fino alla fusione due anni fa nella Rurale Valle di Non) e prima ancora del Trentingrana. Il futuro dei Pradiei e della sua tutela sarà sicuramente uno dei temi della campagna elettorale che riprenderà a correre non appena ci saranno le date sul voto. «Non conosco la sentenza perché non l’ho vista, ma sono comunque del parere che i Pradiei rimangano prati» - risponde Zucal evitando di entrare in particolari, perché non conosce le motivazioni che stanno alla base della decisione dei giudici che hanno respinto il ricorso dei due giovani agricoltori del paese che hanno piantato viti di montagna, con palificazione, nel bel mezzo dell’ampia prateria.
Zucal rivendica comunque una decisione lontana, ancora negli anni ‘90 quando come presidente del Consorzio di miglioramento fondiario di Romeno aveva evitato, anche se c’era il finanziamento, di allargare la rete irrigua nella zona dei Pradiei. Resistendo – afferma - alle pressioni di chi allora voleva che l’impianto irriguo andasse a servire tutto l’estimo agrario. «Penso, realisticamente, che la vera decisione sulla tutela dei Pradiei sia stata quella, e non le tanto sbandierate firme che sono arrivate molto tempo dopo, una decina di anni fa: se non ci avesse pensato già allora il Cmf di Romeno sulla salvaguardia dei Pradiei sarebbe rimasto ben poco da firmare!» - conclude Zucal. Tema caldo dunque, anzi caldissimo ... e non solo a Romeno.