Livo 

L’ultimo saluto a de Stanchina rinviato a tempi migliori

Livo. In ossequio alle disposizioni in essere sarà celebrato nei prossimi giorni, in forma strettamente privata con tumulazione nel cimitero del suo paese, il funerale del dottor Giovanni de...



Livo. In ossequio alle disposizioni in essere sarà celebrato nei prossimi giorni, in forma strettamente privata con tumulazione nel cimitero del suo paese, il funerale del dottor Giovanni de Stanchina, per oltre trent’anni responsabile della Stazione sperimentale dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e pioniere della frigoconservazione, scomparso per malattia (non c’entra il coronavirus) nella sua abitazione di Livo. «Adesso non è possibile fare nulla per ricordarlo, le esequie saranno alla presenza della strettissima cerchia familiare, ma quando sarà possibile faremo una celebrare una santa messa di suffragio alla quale, se lo vorranno, potranno partecipare quanti vorranno ricordare mio marito», si limita a rispondere la vedova, signora Maria Grazia, che lo ha assistito fino negli ultimi istanti nella casa di famiglia.

La notizia della scomparsa del dottor de Stanchina ha ugualmente fatto il giro della Valle di Non e non solo, è arrivata anche in Alto Adige, essendo stato tra l’altro il promotore delle celle frigo per la conservazione delle mele, avviando quel processo di immagazzinamento e conservazione che ha trasformato la frutticoltura della nostra regione. G.E.















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