L’epopea della ditta Viesi in una grande mostra 

Cles, a Palazzo assessorile dal 12 ottobre al 24 febbraio 2019 rivivrà la storia dell’azienda manifatturiera specializzata in stoffe e seta per paramenti sacri


di Giacomo Eccher


CLES. È sulla storia della ditta Viesi, in collaborazione con il Museo Diocesano Tridentino, la mostra d’autunno al Palazzo assessorile che aprirà i battenti il prossimo 12 ottobre per andare avanti fino al 24 febbraio 2019. La mostra mira a tracciare il profilo dell’impresa familiare Viesi, avviata a metà Ottocento e operante a Cles fino agli anni ’80 del Novecento, mettendo in evidenza i tratti salienti dell'azienda, sia per quanto riguarda la produzione di stoffe e la confezione di parati che per quanto attiene l'ampia rete commerciale che i Viesi seppero attivare non solo in Italia. Obiettivo della mostra è quello di comunicare ad un ampio pubblico i risultati della ricerca condotta nel 2017 su incarico del Comune di Cles dal Museo Diocesano Tridentino e dall'Archivio Diocesano su documenti e manufatti donati dalla famiglia Viesi alle due istituzioni. Ricerca che ha prodotto tra l’altro la redazione e la stampa del catalogo “Tessuti di seta per la Chiesa. La manifattura Viesi di Cles” curato dalla dottoressa Domenica Digilio e presentato in anteprima a Cles lo scorso mese di maggio. Al contempo la mostra intende raccontare la storia della manifattura attraverso le voci e i ricordi delle persone che ci hanno lavorato.

«In questo modo la comunità locale non sarà semplicemente chiamata a visitare l’esposizione, ma attraverso un percorso condiviso potrà partecipare alle fasi preparatorie», ricorda la giunta comunale nel provvedimento che ha dato l’avvio all’incarico per l’allestimento. Nel percorso espositivo saranno così inseriti documenti e manufatti che illustrano l’attività della ditta Viesi (gonfaloni, vesti liturgiche, parti di baldacchini processionali, frammenti), diverse tipologie di stoffe (damaschi, tessuti a doppia faccia, tessuti broccati) ed anche tessili affini, quali i pizzi.

Verranno esposti dei parati antichi, parte della preziosa raccolta che nei decenni di attività i Viesi andarono formando. Un video e alcune postazioni multimediali faranno da collante tra le diverse sezioni espositive, trasformando l’esposizione in una narrazione che gli stessi abitanti di Cles dovranno contribuire a implementare. Allo scopo il Comune ha stanziato la somma onnicomprensiva massima di 38 mila euro per quanto di competenza dell’ente locale, vale a dire in particolare la curatela della mostra, l’ideazione grafica, la progettazione di un laboratorio didattico, la realizzazione video, stampe fotografiche e materiale promozionale, la pulitura di arazzi e parati, l’assicurazione, gli intrattenimenti e i concerti musicali di contorno, la pubblicità con acquisto spazi sulla stampa, le tasse di affissione e quindi la custodia degli oggetti in esposizione.

A dare il là all’iniziativa è stata la donazione al Museo Diocesano di Tento di un cospicuo gruppo di manufatti e di documenti provenienti dai laboratori della ditta Domenico Viesi di Cles, una manifattura specializzata nella produzione di stoffe di seta d’ambito ecclesiastico e nella confezione di paramenti sacri. L’analisi e la schedatura dei fondi della ditta - attiva tra il 1870 e il 1994 - si sono rivelate in grado di aprire nuove prospettive negli studi della storia economica della valle di Non e della gelsibachicoltura trentina in generale, attività diffusamente praticata nel territorio provinciale per oltre due secoli, tra Sei e Ottocento.

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