L’arcivescovo benedice altare e nuovo oratorio 

La comunità di Campodenno abbraccia monsignor Tisi: la messa ascoltata anche da chi non poteva muoversi grazie a 70 radio collocate nelle case degli anziani


di Fabrizio Brida


CAMPODENNO. Una comunità unita e festosa domenica ha accolto a braccia aperte monsignor Lauro Tisi, arcivescovo di Trento, invitato a Campodenno per inaugurare e dare la propria benedizione al restaurato altare maggiore della chiesa parrocchiale di Sant’Egidio a Quetta e per tagliare il nastro del nuovo oratorio di Campodenno, non prima però di aver celebrato la messa. È stata una giornata da ricordare per la comunità di Campodenno, che si è data un gran daffare per accogliere nel migliore dei modi l’arcivescovo. Tutti hanno offerto il proprio contributo, lavorando al massimo per l’ottima riuscita dell’evento.

Un gruppo di bambini ha salutato l’arrivo a Quetta di monsignor Lauro Tisi cantando una canzone, prima di entrare in chiesa dove hanno preso la parola Gianluca Dal Rì del consiglio pastorale, don Alessio e Cristino Gervasi del laboratorio L.a.r.a. di Denno, che ha presentato e spiegato i lavori di restauro dell’altare, della pala di Sant’Egidio e del tabernacolo barocco. Presente anche Giuseppe Negri, presidente del Bim dell’Adige, tra i finanziatori delle opere di restauro insieme alla Provincia, alla Cassa Rurale, alla Curia di Trento e a tanti privati. Curioso e interessante anche l’espediente tecnologico raccontato da don Alessio per permettere agli anziani impossibilitati a muoversi dalla propria abitazione di seguire “in diretta” la messa. Oltre 70 radio sono state infatti dislocate nelle case del territorio coperto dall’Unità pastorale Cristo Salvatore, consentendo di partecipare alle celebrazioni delle messe anche a chi non può essere presente fisicamente in chiesa.

L’arcivescovo ha ringraziato tutti i presenti e benedetto il restaurato altare maggiore, per poi spostarsi a Campodenno, dove ad attenderlo all’esterno della chiesa c’erano un gruppo di giovani e la banda dei Musicanti Nonesi. Una volta conclusa la celebrazione della messa, la folla si è diretta verso il nuovo oratorio in casa Capetani, luogo spazioso e luminoso che accoglierà tutti i bambini durante la catechesi, l’organizzazione di feste, gli incontri con i genitori e altre analoghe occasioni. Qui Luca Pezzi ha illustrato la questione relativa alla permuta tra il Comune e la parrocchia per il nuovo oratorio. La parola è quindi passata al sindaco Daniele Biada, che ha ripercorso le tappe che hanno portato all’inaugurazione della struttura e ha ringraziato di cuore l’arcivescovo Tisi, al tempo vicario, che ha seguito in prima persona la vicenda. Un rapporto particolare, quindi, lega la gente di Campodenno e monsignor Tisi. Sono seguiti il taglio del nastro e il brindisi.

«In una giornata come questa - ha aggiunto Biada - mi preme anche sottolineare la grande collaborazione in armonia tra tutte le associazioni di Campodenno, il coinvolgimento delle Asuc, delle Pro Loco, dei cori parrocchiali e di tutta la comunità, bambini compresi. Il tutto per inaugurare al meglio un bel punto di aggregazione come il nuovo oratorio. L’opera dei tantissimi volontari e il lavoro di squadra sono stati il valore aggiunto che domenica ha illuminato la nostra comunità».

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