Incendio nella cava distrutte pala e tettoia 

In località “Gregi” a Monclassico. La causa sembra un cortocircuito del sistema elettrico  del mezzo di Pio Mezzena. Sono intervenuti 35 vigili del fuoco, fiamme domate in un paio d’ore


Fabrizio Brida


Monclassico. Con ogni probabilità è stato un cortocircuito partito da una pala gommata a causare l’incendio che lunedì sera, intorno alle 21.30, ha richiesto l’intervento dei corpi dei vigili del fuoco di Monclassico, Dimaro, Croviana e Malé, per un totale di 35 vigili coinvolti.

A prendere fuoco è stata una pala meccanica nella cava di inerti in località “Gregi” a Monclassico, di fronte al Centro Raccolta Materiali, con le fiamme che si sono presto diffuse alla tettoia nella parte adibita a magazzino.

Ci sono volute un paio d’ore per domare e poi spegnere l’incendio, che si stava propagando velocemente e rischiava di divorare anche gli altri mezzi lì vicino. «Siamo riusciti a salvare i due escavatori e il camion – racconta il comandante dei vigili del fuoco di Monclassico Danilo Daprà –. C’erano tanta plastica e tanta gomma nel magazzino, è stato un intervento impegnativo. Ci sono volute due ore per spegnere l’incendio, poi siamo rimasti in 4 o 5 uomini a sorvegliare la situazione per precauzione».

Dopo aver estinto l’incendio, infatti, i vigili del fuoco hanno iniziato la bonifica del materiale incendiato e il monitoraggio di eventuali focolai.

Sul posto sono intervenuti immediatamente anche i carabinieri di Malé, che hanno effettuato i rilievi del caso. Pare comunque esclusa l’ipotesi dell’atto doloso: tutto sarebbe nato, come detto, da un cortocircuito della pala meccanica.

È rimasto nella sua cava fino alle 5 di mattina anche il proprietario, Pio Mezzena, prontamente avvisato dai pompieri. «La pala gommata è distrutta, completamente mangiata dal fuoco – rivela Mezzena –. Le fiamme si sono poi diffuse alla tettoia e un po’ all’escavatore lì vicino, che però sembrerebbero salvi».

Un episodio che sicuramente l’ha segnato, ma non abbattuto. Ieri Mezzena, infatti, era già al lavoro alla guida della sua ruspa con l’entusiasmo e la voglia di sempre.













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