Il Piano giovani “Carez” diventa “Novella”
Cambio di nome in vista della fusione dei 5 Comuni dell’area di competenza. Rigatti e Pedri confermati
CAGNÒ. Nuovo Piano strategico 2019 e conferma per il prossimo triennio del referente tecnico organizzativo Alessandro Rigatti e del referente istituzionale Davide Pedri. Queste le principali conclusioni della seduta che si è tenuta nei giorni scorsi in municipio a Cagnò, dove si è riunito il Tavolo del confronto e della proposta del Piano Giovani di Zona "Carez". Il Piano strategico contiene le linee programmatiche per l'anno venturo partendo dall'analisi del territorio e delle precedenti esperienze maturate in questi anni attraverso decine di progettualità realizzate proprio grazie al Piano Giovani, nonché le priorità e gli obiettivi da perseguire nel corso dell'anno attraverso nuovi progetti che saranno possibili anche grazie ai due bandi che saranno pubblicati a febbraio e giugno 2019. Bandi a cui potranno partecipare enti, associazioni e giovani che il Tavolo intende incontrare dopo le festività, in momenti dedicati, per stimolare la partecipazione attiva e la presentazione di nuove idee. L'investimento complessivo per il 2019 supera i 42.000 euro in parte finanziati dai Comuni, in parte dalla Provincia e in parte dal Bim dell'Adige, da sempre vicino ai Piani Giovani.
Nel corso della stessa seduta, vista l'imminente scadenza della convenzione che regola la gestione del Piano Giovani da parte dei cinque comuni aderenti (Cagnò, Revò, Romallo, Cloz e Brez), è stato approvato il nuovo schema di convenzione che passerà nei prossimi giorni al vaglio dei consigli comunali. Tale atto sancisce anche la conferma del Comune di Cagnò quale ente capofila e la conferma di Davide Pedri in qualità di referente politico-istituzionale. Seduta all'insegna delle conferme, perché anche il referente tecnico-organizzativo Rigatti è stato riconfermato, dopo già 7 anni di mandato, per il prossimo triennio. «Credo di essere cresciuto in questi anni insieme al Piano stesso, che mi ha permesso una crescita personale e professionale fatta di conoscenze ed esperienze, grazie anche alla formazione provinciale e al confronto costante con il team dei referente tecnici trentini» - il commento di Rigatti nel ringraziare per la fiducia e «per la fattiva collaborazione, per l’impegno e il clima che si respira in tutte le sedute, che può dirsi famigliare e costruttivo». Nel corso della riunione è stata valutata positivamente anche la proposta di cambiare parte del nome del Piano Giovani. Non certo "Carez" che è ormai divenuto il nome proprio, da tutti conosciuto, ma solo la parte che lo lega al suo territorio di riferimento. Si lascia cadere pertanto "Terza Sponda" e al suo posto arriva "Novella" in vista della fusione dei 5 comuni che avrà corso dal 1 gennaio 2020. Un piccolo mutamento nel nome ma che significa molto in questo percorso di fusione, sempre più vicino. (g.e.)