Il nuovo liceo sarà “green” e costerà più di 10 milioni  

Cles, aula magna gremita ieri mattina per l’apertura dell’anno scolastico e la  presentazione del progetto della scuola che sostituirà la sede di viale Trento


di Giacomo Eccher


CLES. Gli studenti ieri presenti in aula magna non ce la faranno ad entrarci come alunni ma è stata lo stesso emozionante la presentazione, in avvio dell’anno scolastico, del progetto esecutivo del nuovo Liceo Russell, scuola superiore frequentata da oltre 1.000 ragazzi delle valli di Non e di Sole, che diventano il doppio se si sommano l’adiacente Istituto Pilati e la scuola professionale Enaip.

Ieri, per il primo giorno di scuola che ha anche segnato l’esordio nel nuovo incarico dei due dirigenti Teresa Periti (Russell) e Alfredo Romantini (Pilati), è venuto il presidente della Provincia Ugo Rossi, qui nella veste di assessore all’istruzione. Rossi ha voluto presentare in prima persona il progetto (10,5 milioni di investimento, interamente a carico di Piazza Dante) con una riflessione, da condividere con i ragazzi e le loro famiglie, su cosa significa l’autonomia per il governo del territorio e quindi la democrazia per la scelta del governo a cui spettano iniziative e decisioni.

«Fate un paragone, ad esempio con Vercelli: lì per fare una scuola devono scomodare il ministro dell’istruzione a Roma, e chi poi lo vede? Qui da noi dietro le decisioni e le scelte ci sono le facce e le responsabilità di chi ha deciso, ed a cui si può chiedere conto» - ha detto il governatore dopo aver sollecitato un mini-dialogo con i ragazzi sul tema.

Rossi, che con l’occasione ha rivolto l’augurio a tutti i 70.000 ragazzi trentini, ha sottolineato l’impegno del suo esecutivo per le strutture scolastiche (60 milioni in più rispetto al quinquennio precedente) e per l’insegnamento delle lingue tedesco ed inglese, «strumenti di base per il futuro nel contesto europeo dove il Trentino si sente saldamente inserito seppure orgogliosamente attaccato alla sue tradizioni ed alla sua peculiare storia».

La curiosità, come detto, era per la scuola che verrà, un’opera attesa da almeno 10 anni, da quando cioè la stessa amministrazione provinciale aveva acquistato l’area dell’ex conceria Dusini che si trova in una posizione strategicamente baricentrica tra l’attuale liceo Russell, l’Istituto Pilati e la scuola professionale (Enaip). Il progetto è stato redatto da un gruppo di progettazione coordinato dall'ingegner Marco Gelmini, con la parte architettonica affidata agli architetti Enrico Depetris e Lorena Selva, la parte strutturale è firmata dall'ingegner Massimo Garbari, con la consulenza Leed affidata all'architetto Rodolfo Basso. L’edificio che nascerà infatti sarà green quasi al 100%, un obiettivo che ben si sposa con il luogo dove si formano i ragazzi delle due valli del Noce, i cittadini del domani di questo territorio. Una realizzazione attesa da anni per arrivare finalmente ad unificare il Liceo Russell da sempre diviso in due: una parte nel polo scolastico esistente, una succursale in via Trento, quasi al lato opposto della borgata in un immobile inizialmente nato come condominio e che la Provincia ha affittato negli anni ‘70 (quasi mezzo secolo fa) adattandolo a scuola superiore. L’ex conceria è in pendenza e questo ha consentito ai progettisti contenere l'impatto dei volumi ipotizzando la parte destinata alle nuove aule come un panoramico balcone sulla valle.

Alla presentazione è intervenuto il vicesindaco (ed assessore all'urbanistica) del Comune, Diego Fondriest. Il Comune, nell'ultima seduta consiliare, ha concesso la richiesta deroga dai 10 metri dalla strada comunale ed ha affidato alla stessa Provincia la realizzazione, per conto del Comune che corrisponderà la somma di 450.000 euro, una bretella stradale che collegherà via IV novembre (e piazza Fiera) alla cosiddetta circonvallazione ovest che scorre a monte dell'abitato.













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