«Il mondo è cambiato, Apt e operatori devono adattarsi»
Il dibattito. Il presidente dell’Azienda per il turismo della Val di Non, Lorenzo Paoli, replica all’albergatore di Ronzone Claudio Battisti. «Vogliamo evitare provocazioni destabilizzanti»
Val di non. «Ragionare con grande senso di responsabilità e voglia di ottenere il meglio per la nostra Val di Non, per i suoi operatori turistici e per tutti coloro che credono nel turismo noneso. Questo è l’approccio del Consiglio d’amministrazione dell’Azienda per il turismo della Val di Non in merito alla riforma della legge sul Turismo in atto». Esordisce così la replica del presidente dell’Apt, Lorenzo Paoli, alle enunciazioni a mezzo stampa dell’albergatore di Ronzone Claudio Battisti sul futuro dell’Azienda turistica, e non mancano le stilettate.
Per ragionare con cognizione di causa su ciò che succederà – sottolinea Paoli - «attendiamo che l’assessore Failoni presenti la riforma in Val di Non con tutti gli elementi necessari; abbiamo bisogno di capire quali sono le opportunità e le criticità, confrontandoci con tutti i comparti che compongono il turismo noneso». E spiega: «Questa è la fase dell’ascolto e della raccolta delle idee. Non abbiamo ancora rilasciato dichiarazioni perché un passaggio così delicato merita un approccio serio e ragionato, vogliamo evitare valutazioni e provocazioni destabilizzanti». Il riferimento è proprio alle dichiarazioni di Battisti, operatore dell’Alta Val di Non che ha più volte criticato la politica e l’Apt. «Battisti è uno storico operatore noneso, che legittimamente vuole partecipare al dibattito sul turismo della nostra valle. A parere mio, però, sbaglia tempi e metodi di intervento. Dobbiamo essere uniti e guardare al futuro, analizzando come è cambiato il turismo e a come sarà il mondo fra dieci o quindici anni».
Ma un conto sono le critiche, bene accette sempre purché costruttive e rispettose, altro le provocazioni. «Non capisco se quando Battisti parla di “tragiche elezioni per l’alta Valle e per la categoria alberghiera”, riferendosi all’Apt, si ricorda che nell’ultima tornata è stato eletto anche suo figlio Marco, insieme a un gruppo di albergatori attivo e disponibile. Forse Battisti dovrebbe riconoscere che sono avvenuti cambiamenti epocali negli ultimi anni e che se la Provincia propone una riforma è perché il sistema va adattato al contesto italiano, europeo e mondiale. Così cambiano le generazioni, i politici, gli imprenditori. Chi vuole bene alla Val di Non cerca di compattare tutti su un obiettivo comune, non spara contro il sistema sperando che venga distrutto. Dobbiamo restare uniti, per sognare in grande».
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