«Il “modello Bolbeno” per rilanciare Predaia» 

Lino Rizzardi del Solarium: «Incontro bambini che non sanno cosa sia una slitta»  E nasce l’idea di abbonamenti semigratuiti per alunni di materne ed elementari


di Giacomo Eccher


PREDAIA. Il “modello Bolbeno” soluzione anche per la Predaia. Ne è convinto Lino Rizzardi, contitolare con la famiglia del Solarium alla partenza dell’omonima sciovia che quest’anno, con la copiosa nevicata caduta già a metà dicembre e l’ottima preparazione della pista, sta mettendo a segno una buona stagione. «Questo grazie alla perfetta sinergia con la Altipiani Valle di Non Spa, società pubblica dei Comuni della sponda sinistra anaune, che gestisce lo ski-lift e che ci ha permesso di avere una pista perfettamente innevata durante il periodo natalizio e nelle settimane successive preparandola a dovere». Incontriamo Rizzardi mentre sta accompagnando i bambini della scuola materna di Coredo in una passeggiata sulla neve con le ciaspoline, mini racchette da neve messe a disposizione dalla Podistica Novella di Fondo, la società della Ciaspolada: «Qui i bambini trascorrono una giornata divertendosi con le slitte e bob, o con gli sci, per chi è capace, e imparando a conoscere aspetti della natura che ci circonda e che sono sempre più sconosciuti». Ecco allora la visita alla mangiatoia del fieno per cervi e caprioli accanto ad un tasso (imbalsamato) tanto ben ambientato che alcuni bambini hanno timore ad avvicinarsi, a vedere e conoscere le impronte nella neve della volpe, del cervo, della lepre, del tasso, del capriolo, eccetera. Emozioni uniche per i bambini che seguono in fila la guida e le maestre tenendosi per mano.

«A farmi riflettere è stato un bambino di sette anni di un paese della valle. Arrivato qui in Predaia con la scuola non voleva saperne di salire su una slitta e tanto meno sul bob. Non sapeva che cosa fossero e a cosa servissero. Ecco come rischiamo di ridurre i nostri ragazzi se non apriamo loro l’orizzonte della natura fin da piccoli», racconta Rizzardi. Da qui l’idea, condivisa con la Società Altipiani Val di Non Spa, con la locale Scuola di Sci e con i Comuni di Predaia, Sfruz e altri di incentivare la partecipazione dei ragazzini sulla neve con convenzioni ed agevolazioni speciali coinvolgendo scuole, sci Club, associazioni e gruppi sportivi. «Se vogliamo avere un futuro bisogna investire adesso sui bambini “sotto il metro”, perché diventando grandi conservino ed accrescano l’amore per il proprio territorio che per essere amato deve essere conosciuto», sintetizza Rizzardi. Ecco perché serve il “modello Bolbeno”, una stazione sciistica di bassa quota più o meno come la Predaia dove l’intraprendenza degli amministratori (tra l’altro volontari che fanno capo alla locale Pro Loco) è riuscita a far nascere uno tra i più numerosi Sci Club d’Italia con oltre 600 tesserati. «Questo grazie a convenzioni con i Comuni della valle fino giù fino nel Bresciano che hanno compreso l’importanza di dare ai loro bambini questa opportunità. Dovremmo impararlo anche qui perché sono investimenti che oggi hanno un costo molto limitato ma una grande progressione di effetti positivi nel tempo», spiega Rizzardi.

Per la gestione degli impianti infatti i costi sono uguali con la pista affollata o semivuota, perché la ruota dello ski -lift gira comunque e il personale serve in ogni caso. Ecco così l’idea di Rizzardi, da condividere con la Società impiantistica (che peraltro sta concretamente dimostrando attenzione al progetto) e con i Comuni che stanno in convenzione, di fornire abbonamenti stagionali a prezzi simbolici (quasi prossimi allo zero) agli alunni delle materne e delle elementari. Rizzardi il sasso lo ha lanciato, vedremo i risultati. Intanto c’è già l’interesse dell’assessore allo sport di Cles, Andrea Paternoster, a portare in porto l’idea per la prossima stagione.

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