Il Bivacco Pinamonti in Val Nana sembra nuovo grazie alla Sat di Rallo

Ville d’anaunia. La porta sempre aperta per accedere a un ambiente pulito e ritinteggiato, che può essere utilizzato per dormire, proteggersi da intemperie o soltanto per stare in tranquillità...



Ville d’anaunia. La porta sempre aperta per accedere a un ambiente pulito e ritinteggiato, che può essere utilizzato per dormire, proteggersi da intemperie o soltanto per stare in tranquillità godendo della compagnia di amici della montagna.

Il Bivacco Guido Pinamonti, che si trova in Val Nana nel complesso della Malga Tassulla nel Parco Naturale Adamello Brenta, è stato rinnovato grazie al lavoro dei volontari della sezione Sat di Rallo, che lo ha in gestione, nonché ai contributi del Comune di Ville d’Anaunia, proprietario della struttura. La presentazione della nuova veste è stata effettuata durante la festa a Malga Tassulla in presenza del sindaco Francesco Facinelli e dell’assessore allo sport, tempo libero e uso ricreativo della montagna Matteo Mendini.

I volontari hanno arredato gli ambienti con materassi, lenzuola, cuscini e federe per poter fornire un posto comodo e pulito per riposare. All’interno si trova poi una zona cucina fornita di piatti, bicchieri, tazze, posate, pentole e padelle.

Nei paraggi non ci sono cestini per la spazzatura, agli utilizzatori è richiesto di riportare a valle ciò che hanno già portato in quota nello zaino.

«Noi della Sat di Rallo vogliamo offrire un servizio all’amante della montagna – spiega il presidente Massimiliano Corradini – ma soprattutto condividere una meravigliosa esperienza a contatto con la natura. Chi arriva in Val Nana ha scelto di affrontare ore di cammino, una dura salita e talvolta le intemperie, quindi deve essere orgoglioso di aver raggiunto questa quota e il Bivacco Pinamonti. Saremo lieti di leggere quanto da tutti scritto nel “Libro dei visitatori”, nonché ciò che viene pubblicato sulla pagina Facebook della Sat di Rallo o qualsiasi foto verrà postata su Instagram con hashtag #satrallo».

Un ringraziamento, infine, a coloro che raggiungeranno il bivacco. «Così possiamo continuare a credere in questo posto che curiamo come se fosse casa». F.B.















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