I buoni propositi di Abram e Casula
CLES. «La crisi del centro sinistra autonomista, con il ‘grottesco’ teatrino delle candidature, ha liberato un grande spazio elettorale al centro che noi vogliamo motivare e convincere alla nostra...
CLES. «La crisi del centro sinistra autonomista, con il ‘grottesco’ teatrino delle candidature, ha liberato un grande spazio elettorale al centro che noi vogliamo motivare e convincere alla nostra proposta di cambiamento». Così ieri Cles il capolista dell’Udc per Fugatti, Giacomo Bezzi, ha esordito presentando in una sala dell’Antica Trattoria i candidati della valle Sandro Abram e Ananda Casula. «Dopo 25 anni di governo il centro sinistra abbiamo perso terreno rispetto al vicino Alto Adige, la struttura dirigenziale provinciale è stata ingessata e privata di capacità di proposta dinamica e innovativa, i comuni ingabbiati nelle gestioni associate obbligatorie. Noi puntiamo a finanziare le fusioni là dove servono, ad eliminare l’obbligatorietà delle gestioni associate».
Sandro Abram, ex sindaco di Sarnonico, ha esperienza nel sociale, nel mondo del lavoro privato e nel pubblico impiego occupandosi di turismo e riforma istituzionale. «Ci ho riflettuto bene su questa candidatura, ma ho deciso perché questa formazione rispecchia le idee in cui ho sempre creduto, con persone competenti e idee chiare di cambiamento». Per Abram la politica deve saper rispondere con un sì o con un no senza aggrovigliarsi in non decisioni che, ad esempio in Alta valle di Non, stanno provocando uno stallo pauroso con i comuni uno contro l’altro. «Per crescere la Val di Non deve saper fare sistema ed è su questo che ci impegneremo».
Amanda Casula, con un trascorso da consigliere di minoranza di centro destra a Cles, mette a disposizione la propria formazione professionale per lavorare attivamente sia a favore delle imprese congestionate dalla pressione burocratica, sia per la classe operaia al fine di migliorare le condizioni lavorative di chi di fatto contribuisce alla crescita delle imprese trentine. Attiva nel mondo del volontariato all’interno delle Pro loco, le piace il fare piuttosto che parlare. Casula non ha fatto mancare una frecciata al Patt (che amministra Cles con il centro destra a differenza dal restante Trentino) che l’avrebbe contattata per una possibile candidatura, ma senza successo. «Tante persone che sono di quell’area avvertono il logoramento della loro proposta, io cercavo qualcosa di più motivante e l’ho trovato nell’Udc». (g.e.)