Gli arcobaleni dei bimbi sul muro del Comune 

Campodenno. Mani piccole ma creative e una grande, grandissima fantasia. In municipio a Campodenno è apparso un muro colorato, dipinto con le sfumature dell’arcobaleno e con le creazioni dei bambini...



Campodenno. Mani piccole ma creative e una grande, grandissima fantasia. In municipio a Campodenno è apparso un muro colorato, dipinto con le sfumature dell’arcobaleno e con le creazioni dei bambini della scuola materna affinché, una volta finita l’emergenza, tutti i cittadini possano ammirarle come simbolo di speranza. Quella speranza che ritroviamo ogni giorno nei sorrisi dei più piccoli.

L’iniziativa, nata dall’assessorato comunale alla cultura guidato da Igor Portolan, ha visto la collaborazione delle maestre e del presidente della scuola dell’infanzia Gabriele Zanotti e il coinvolgimento attivo dei bimbi, che nei giorni scorsi hanno impugnato matite, pennelli e talento e hanno realizzato una serie di disegni e lavoretti originali.

«L’idea è nata per dar vita a una parentesi di svago in un momento in cui le attività didattiche sono sospese – spiega l’assessore Igor Portolan –. Così abbiamo lanciato questa proposta culturale di tipo artistico-manuale. I bambini erano liberi di utilizzare i materiali e le tecniche che preferivano, l’unico vincolo e leit motiv della creazione era l’arcobaleno, simbolo di speranza».

Ognuno ha potuto così personalizzare la propria opera dando sfogo alla fantasia e utilizzando non solo colori e tecniche differenti, ma anche materiali di recupero che ha trovato in casa. Il risultato è stato uno splendido “mosaico” di arcobaleni e vivacità: un pannello enorme di legno, costruito dal presidente Zanotti, tappezzato con i disegni e le foto dei lavoretti realizzati (e firmati) dai piccoli artisti.

Le varie opere saranno ora esposte all’ingresso del municipio, ma è già in programma – quando si potrà – l’allestimento di un’esposizione in una delle sale di Castel Belasi.

“È un modo particolare per ricordare questo periodo e per guardarlo attraverso gli occhi dei più piccoli, capaci di scorgere sempre il lato positivo – aggiunge Portolan –. La proposta è nata anche perché i bambini sono stati catapultati da un momento all’altro nella realtà domestica, abbiamo voluto fare in modo che mantenessero un collegamento con i loro compagni e con la scuola materna. Vorrei ringraziare le famiglie e i bimbi: tutti hanno partecipato con grande entusiasmo”.

Soddisfatte dell’iniziativa anche le insegnanti Maria Pia Bertoluzza, Mariarosa Frigotto, Dina Lepore, Paola Endrizzi e Marika De Risi e la coordinatrice Ute Pancher. “A scuola si sta insieme agli altri e questa condivisione rappresenta il motore di qualunque forma di apprendimento – affermano –. In un momento come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da una limitazione delle interazioni umane e dall’impossibilità di incontrarsi, abbiamo cercato una modalità che ci permettesse di mantenere il contatto con i bambini e le loro famiglie”.

Nel frattempo è stato anche creato un apposito gruppo WhatsApp e sono stati sviluppati altri strumenti come Google Drive che permettono di curare le relazioni con le famiglie, di essere accanto ai bambini e favorire la socializzazione a distanza. Per continuare ad “abbracciarsi” da lontano, con la speranza di poterlo fare presto anche da vicino. F.B.













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