«Gli alberghi-scuola  sono modelli didattici» 

L’intervento. Samaden, dirigente dell’Ifp Alberghiero di Levico Terme, ha apprezzato l’idea dell’ex presidente Dellai per organizzare in luglio e agosto dei periodi di “recupero formativo”



Levico terme . In previsione della “fase due” che ci avvicinerà all’uscita da questa emergenza sanitaria, Lorenzo Dellai, già presidente della Provincia, ha lanciato dalle pagine del Trentino la sua idea di una alleanza scuola-hotel, per organizzare, per esempio, nei mesi di luglio e agosto, dei periodi di "recupero formativo" e "relazionale" per gli studenti del settore alberghiero, offrendo così nel contempo una occasione di tenuta economica alle aziende turistiche.

A questa proposta risponde subito Federico Samaden, dirigente scolastico dell’IFP Alberghiero, che nelle sue varie sedi conta fino a 800 studenti e 110 docenti. «Dellai – dice Samaden –, con me, sfonda una porta aperta! Sono anni che mi batto per il concetto di formazione in assetto lavorativo. Farlo quest’estate, mi sembra una buona idea che per altro noi pratichiamo da anni con i campi estivi. In Trentino vi sono molte strutture di eccellenza che potrebbero rispondere in pieno a questo progetto».

Le difficoltà

«Di fatto, però, le più grandi difficoltà che incontro nel proporre l’albergo-scuola vengono proprio dalle categorie economiche che non vogliono che le scuole si mettano a mischiarsi con il commercio - scrive ancora Samaden -. Sono convinto che il Trentino debba diventare un territorio di alberghi-scuola sul modello svizzero e tedesco, ma questo non si fa dall’oggi al domani. E poi bisogna chiarirsi su quale obiettivo abbiamo nel fare questo. Gli alberghi-scuola per me sono dei modelli didattici che hanno come obiettivo primario la crescita e la formazione dei ragazzi. Sono gli addetti già presenti nella struttura che fanno funzionare l’albergo a prescindere dagli studenti, e che in più si accollano l’onere di formare gli studenti coinvolgendoli nelle attività dell’hotel. L’albergo-scuola non elimina dunque la necessità di avere personale adeguato, anzi, dovrebbe inoltre formarsi per essere un buon tutor dell’apprendimento, ed è l’unico modello che può reggere la visione di Dellai, ma che non si potrà attuare se l’obiettivo che ci si prefigge è quello di abbattere i costi delle strutture. Sarebbe come mascherare un’operazione eticamente dubbia che vorrebbe sostituire dei lavoratori professionali con minorenni in corso di formazione, per abbattere i costi degli alberghi».

«Se gli alberghi apriranno quest’estate e potranno garantire del personale atto a fare da tutor, noi potremo usare i tirocini estivi, come già facciamo ogni anno, per dare supporto alla struttura che ce lo richiede in accordo con la nostra finalità formativa. Un affiancamento che quest’anno sarebbe particolarmente importante per la formazione alberghiera, perché darebbe la possibilità di rinforzare quelle competenze pratiche che l’emergenza Covid-19 non ha permesso di impartite nel numero di ore di laboratorio normalmente espletate. Questa pandemia può essere l’occasione per ripensare alla futura formazione intensificando per le materie pratiche la quantità di ore passate in azienda, ma sempre avendo assoluto rispetto per la persona degli studenti e la loro formazione». F.Z.













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