Fusione tra Ossana e Pellizzano Claudio Cia offre il suo sostegno
Delegazione in Val di Sole. L’assessore agli Enti Locali con il suo staff ha incontrato sindaci e assessori. «Felice di sapere che si cercano soluzioni comuni per affrontare le sfide del futuro»
Ossana. Un incontro per approfondire un eventuale progetto di fusione, ma anche per offrire dei chiarimenti e per manifestare la massima disponibilità ad agevolare i Comuni che decidessero autonomamente di intraprendere un percorso d’unione. Nei giorni scorsi l’assessore regionale agli Enti Locali Claudio Cia ha incontrato in Municipio a Ossana i sindaci di Ossana e Pellizzano Luciano Dell’Eva e Dennis Cova, insieme ad alcuni assessori dei due Comuni.
Quella dell’assessore regionale, che ha portato con sé la struttura tecnica e di segreteria del suo assessorato, è stata una visita finalizzata ad approfondire un eventuale progetto comune di fusione, idea per le quale le due amministrazioni hanno manifestato il proprio interesse.
Nessuna forzatura
Cia ha voluto precisare che l’attuale amministrazione, tanto in Regione quanto in Provincia, non intende forzare i processi di fusione come avvenuto nella precedente legislatura. Ha poi risposto alle domande e alle richieste di chiarimenti, garantendo la massima disponibilità ad agevolare i Comuni che decidessero autonomamente di intraprendere l’eventuale percorso di fusione. «Noi non promuoviamo e non forziamo nulla – ha ribadito Cia – ma siamo felici di apprendere che ci sia interesse da parte delle comunità nel trovare soluzioni comuni che permettano di affrontare con maggiore forza le sfide che ci riserva il futuro. In questo caso la struttura tecnica e di segreteria del mio assessorato è a piena disposizione delle amministrazioni per accompagnare un tale percorso, garantendo il necessario supporto informativo ed economico, senza interferire nelle valutazioni o decisioni delle stesse».
Il percorso
Il percorso per un’eventuale fusione prevede l’adozione, da parte dei Consigli comunali interessati, di una delibera con la quale chiedono alla Giunta regionale l’indizione del referendum consultivo. Segue poi il parere della Giunta provinciale e la convocazione del referendum da parte della Giunta regionale. Se l’esito positivo, entro 30 giorni la Regione approva il ddl di fusione che viene trasmesso al Consiglio regionale per l’ approvazione. F.B.