FC Val di Non, quattro anni d’oro 

L’assemblea dei soci. Da quando la cooperativa ha lasciato Sait per Dao il fatturato è aumentato del 40%. Nell’ultimo esercizio i ricavi netti hanno superato i 22 milioni di euro, in crescita del 2,9. Rieletti il presidente uscente Paolo Berti, Renato Leonardi e Lorenza Franzoi


Giacomo Eccher


Fondo. Ricavi netti oltre i 22 milioni di euro e in crescita del 2,9% rispetto all’esercizio precedente pur in una situazione di generalizzato calo dei consumi, con un risultato netto di 271.883 euro, in linea con l’annata precedente nonostante i cospicui investimenti fatti. Questi alcuni dei numeri del bilancio della Famiglia Cooperativa Val di Non, chiuso al 30 settembre 2019 e portati in assemblea l’altra sera al Palanaunia di Fondo. Qui i 503 soci presenti in sala lo hanno approvato all’unanimità e senza interventi di un qualche rilievo.

Una FC in salute dunque che nella classifica provinciale del settore consumo si stabilizza ormai al terzo posto, con un fatturato che, se ci considera l’Iva, supera abbondantemente i 24 milioni di euro. All’odg dei lavori, guidati dal presidente Paolo Berti, c’erano anche i rinnovi del terzo dei consiglieri che annualmente vengono sorteggiati in scadenza a termini di Statuto per evitare, come in passato, le scadenze in blocco e dare continuità di governance alla Cooperativa. I quattro estratti per quest'anno erano il presidente Paolo Berti in quota Fondo, Renato Leonardi (Mechel), Lorenza Franzoi (Nanno) e Roberto Menapace (Pavillo). I primi tre si sono ricandidati e sono stati confermati, mentre Menapace ha deciso di passare la mano e in sua vece è stato eletto, per Pavillo, Luigi Zanoniani.

Tornando al bilancio, il presidente Berti nella sua introduzione ha ripercorso i fatti più salienti dell’annata, citando in particolare il restyling completo del supermercato di Cavareno, l'apertura in settembre dell'Eurospin a Santa Giustina e, quasi a ridosso del Natale, l'inaugurazione del punto vendita di vicinato nel cuore di Fondo, in piazza San Giovanni. Berti ha anche ricordato le varie iniziative di solidarietà della Cooperativa con gli interventi per Trentino Solidale (banco alimentare) e il sostanzioso contributo (10 mila euro) per l'acquisto di un’ambulanza per il trasporto infermi da Fondo.

Il quadro economico della FC, che come detto è in ottima salute, è stato illustrato con una serie di slide del ragionier Luciano Enderle della Federazione trentina delle cooperative per il settore consumo. A formare gli oltre 22 milioni di fatturato per il 60% sono stati i sei supermercati più grossi compresi i tre discount di Cles, Malé e Sarnonico e senza Santa Giustina che è stato aperto a metà settembre 2029, poco prima della chiusura dell'esercizio alla fine dello stesso mese. «Grazie a questi punti vendita la FC Val di Non riesce a sostenere la rete dei negozi nei centri più piccoli, dando così concretezza alla mission cooperativistica» - ha detto Enderle, sottolineando come negli ultimi 4 anni la Cooperativa abbia registrato una crescita di fatturato del 40%. Merito anche della scelta fatta una decina di anni fa dai soci di entrare nell’orbita Dao, lasciando il Sait. Una scelta che allora non era così scontata e condivisa, ha ricordato il presidente Dao, Ivan Odorizzi, ma che si è dimostrata vincente sommandosi alla capacità della Cooperativa di radicarsi sul territorio e di conservare una clientela fedele e che va ben oltre la pur cospicua base sociale, che attualmente conta oltre 2.900 soci.

Una politica vincente che ha portato ad un guadagno lordo di oltre 5 milioni di euro (pari al 23%) e che ha consentito di effettuare una serie di offerte ed agevolazioni negli acquisti per i soci anche per merito del marchio Conad, marchio consolidato così come l'altro grande marchio di riferimento della FC per il discount, l'Eurospin.















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