Droni e laser per studiare le rocce di Tovel 

Zanotelli con i tecnici provinciali in consiglio comunale. «L’area va snaturata il meno possibile»



VILLE D’ANAUNIA. Risolvere una volta per tutte il problema della strada chiusa d’inverno ma anche la necessità di continuare a lavorare sull’elaborazione di un piano turistico per Tovel che ha rilevanza non solo per Tuenno e Ville d’Anaunia, ma per tutta la valle. Questo in sintesi l’esito del confronto in consiglio comunale con l’assessore Giulia Zanotelli, affiancata nell’occasione dal direttore del Servizio gestione strade Filiberto Bolego e dal geologo provinciale Franceschini.

«Sono trent’anni che la strada è interessata da queste problematiche. La volontà dell’attuale amministrazione provinciale è di impegnarsi nella redazione di uno studio di fattibilità per la messa in sicurezza della strada che sarà pronto nel giro di tre mesi» - ha esordito Zanotelli, che si è detta dispiaciuta di alcune uscite sulla stampa, nonostante sia proprio questa giunta - a due mesi dal suo insediamento – a prendersi seriamente carico della questione dopo 30 anni di silenzio. «Affermazioni sui giornali, accanto a quelle dell’Apt che non ha mai proposto un progetto di sviluppo turistico per Tovel, che mi sono sembrate poco opportune. Non abbiamo nessuna intenzione di chiudere le strade per frenare lo sviluppo turistico di Tovel o mettere in difficoltà gli operatori». Bolego e Franceschini hanno quindi spiegato come la Provincia intende intervenire su Tovel. Per l’attività di indagine sarà fatta una ricognizione anche con l’impiego di droni, per effettuare i rilievi della parete rocciosa, tra località Santa Emerenziana e il Capriolo che presenta alcune criticità. Per avere un quadro completo delle caratteristiche morfologiche e della situazione geomeccanica, sarà impiegato anche il laser scanner, mentre proseguiranno le indagini in parete da parte degli specialisti per riconoscere i volumi più instabili. In base agli elementi raccolti, verranno studiate le opere di difesa per mitigare il rischio rispetto alle condizioni attuali. «Puntiamo a completare l’indagine in tre mesi, ma il lavoro dipenderà dall’andamento stagionale» - hanno detto i tecnici ricordando che già in novembre e dicembre erano stati effettuati rilievi mirati in alcune porzioni della gola di roccia, specialmente in sinistra orografica, mentre all’altezza dell’edicola della Madonnina sono stati effettuati degli interventi di disgaggio e demolizione di alcuni volumi.

Gli interventi saranno di una certa rilevanza dal punto di vista economico. «Al termine dello studio, la Provincia dovrà capire fino a che punto potrà spingersi per garantire la riapertura della strada» - ha detto Zanotelli. Ed ha aggiunto: «Considerando che gli interventi da realizzare avranno un certo impatto ambientale, per cui sarà necessario avviare un’operazione coinvolgimento sulle modalità di sviluppo dell’area, che va snaturata il meno possibile». (g.e.)















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