«Disagi minimi, nessun indennizzo ai negozi»
L’assessore Gilmozzi risponde a Claudio Civettini intervenuto in favore dei commercianti
CLES. Gli operatori economici di Cles danneggiati dallo svolgimento dei lavori pubblici? Si dia corso agli indennizzi previsti dalla legge 26/2012. A portare all’attenzione del consiglio provinciale la situazione che nei mesi scorsi si stava vivendo nel centro storico era stato Claudio Civettini di Civica Trentina. “In queste settimane in Piazza Granda, in pieno centro, a causa dei lavori pubblici sarebbero messi in piena difficoltà i commercianti della zona – si legge nel documento – penalizzati per l’inibizione al transito degli autoveicoli”.
Per questo motivo Civettini pensa sia corretto che vengano valutati i danni subiti dagli operatori commerciali di Cles, evidentemente sfavoriti “dalle lungaggini di un cantiere che rallenta in modo inaccettabile la conclusione dei lavori”. Secondo il consigliere, i danni generati dall’interesse pubblico non possono soffocare le iniziative private che, oltre a tenere viva l’economia dei paesi, rendono quotidianamente appetibili e qualificati i centri storici.
Civettini mirava a chiarire la situazione, e quindi a verificare se la norma concernente “Integrazione della legge provinciale sui lavori pubblici: riconoscimento di un indennizzo agli operatori per perdite conseguenti all'esecuzione dei lavori”, fosse stata integrata dai necessari decreti attuativi o se gli stessi fossero stati superati .
La risposta da parte dell’assessore provinciale ai lavori pubblici, Mauro Gilmozzi, è arrivata qualche giorno prima di Natale. In essa viene specificato come gli interventi riguardino la realizzazione dell’acquedotto finanziato sul Fondo unico territoriale, per un importo che sfiora i 950 mila euro, di competenza del Comune. I lavori, che interessano i tratti più vetusti e danneggiati dell’acquedotto nel centro storico, caratterizzato da vie strette e ricche di infrastrutture che complicano ogni intervento, stanno procedendo non senza difficoltà tecniche, ma coordinati al meglio in sinergia tra Impresa e personale comunale. “Secondo quanto affermato dall’amministrazione – scrive Gilmozzi – la gestione diretta dei lavori ha consentito di minimizzare gli eventuali disagi arrecati e di garantire l’accesso alle attività economiche, nonché la piena fruizione delle stesse. Va a tal proposito segnalato che, sulla base delle informazioni raccolte, al Protocollo del Comune di Cles non risulta pervenuta alcuna formale critica o richiesta di danni”.
Per quanto riguarda la norma provinciale degli indennizzi, questa prevede la preventiva autorizzazione della Commissione europea, dalla quale è emersa però la contrarietà alla proposta di disciplina attuativa. Questo poiché la norma presenta “particolari problematicità in ordine alle modalità di individuazione della spesa ammessa e di calcolo dell’aiuto concedibile, anche in relazione al nesso causale tra le presunte perdite subite e la realizzazione dell’opera pubblica, nell’ottica di un uso corretto e imparziale del regime di aiuto”. Almeno per ora, quindi, niente indennizzi per i commercianti clesiani.(f.b.)