Deromedis dopo le medaglie porta a casa anche il diploma 

Una tappa importante. Il campioncino di skicross di Taio ha superato bene l’esame di maturità al “Pilati” nonostante i tre mesi di assenza per gare e allenamenti. «Devo ringraziare i professori» 


Fabrizio Brida


Cles. Quando la scuola abbraccia lo sport e lo sostiene, lo incoraggia, lo alimenta. Perché anche lo sport è una scuola di vita. Per lo meno per Simone Deromedis, giovane campioncino di skicross diplomatosi quest’anno all’Istituto tecnico economico e tecnologico “C.A. Pilati” di Cles, nonostante le numerose assenze dovute alla sua grande passione. E anzi, gli esami sono andati più che bene: 72 il voto finale. Merito di un ragazzo brillante che con grande impegno è riuscito a colmare le lacune dovute a più di 90 giorni di assenza solo nell’ultimo anno, ma anche di un istituto e di un gruppo di professori che hanno sempre sostenuto la sua attività sportiva. Attività che quest’anno ha visto Deromedis ottenere importantissimi risultati a livello internazionale, tra cui il secondo posto ai Campionati italiani juniores, il podio conquistato in Coppa Europa e la partecipazione ai mondiali disputati in America.

Si è tenuto al passo

«Quest’anno, un po’ a sorpresa, ho disputato diverse competizioni importanti – racconta Simone, classe 2000 di Taio –. In tutto ho superato i 90 giorni di assenza, concentrati nel periodo invernale, ma grazie all’aiuto dei professori sono riuscito a tenermi al passo con il programma e a recuperare tutte le verifiche, arrivando a fine anno con lo stesso numero di voti dei miei compagni».

Simone Deromedis ha iniziato a gareggiare ad alto livello nello skicross in terza superiore, poi in quarta è stato aggregato per la prima volta alla squadra nazionale, svolgendo allenamenti intensificati. Quest’anno, poi, ha vissuto un ulteriore salto di qualità: i risultati ottenuti a inizio stagione, in maniera anche un po’ inaspettata, gli sono valsi convocazioni in nazionale e la partecipazione a gare sempre più importanti e impegnative.

«Ho quindi avuto un colloquio con il dirigente Alfredo Romantini e i suoi collaboratori, che si sono dimostrati disponibili e pronti a darmi una mano – rivela Deromedis –. Durante i giorni di ritiro avevo sempre con me il computer e nelle ore libere cercavo di tenermi più o meno al passo con i miei compagni. Quando rientravo a scuola frequentavo gli sportelli nelle seste ore e programmavo le verifiche insieme ai professori».

Agli esami di maturità Simone ha dimostrato di saperci fare non solo sugli sci. «Agli scritti ho un po’ faticato – confessa – ma sono riuscito comunque a ottenere la sufficienza. Gli orali invece sono andati molto bene, sono soddisfatto. Ho apprezzato tanto che i professori si interessassero alle mie gare e fossero miei tifosi. Così come i compagni di classe, erano più gasati di me quando ottenevo bei risultati».

Per un anno solo sci

Ora, per un po’, i libri resteranno chiusi. Almeno per un annetto. «L’anno prossimo ho deciso di impegnarmi al 100% nello sci – dice Simone –. Non escludo comunque la possibilità di frequentare più avanti l’università». Rimanendo però in ambito sportivo, naturalmente. «Eventualmente pensavo a Scienze Motorie».













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