Davanti alle Terme di Pejo quattro sculture di neve
Omaggio al Parco dello Stelvio. Gli studenti del liceo artistico di Fassa hanno modellato un gufo, un gallo cedrone, un’aquila e una lince. Sono una delle attrazioni del Bosco Incantato
Peio. Un gallo cedrone, un gufo, un’aquila ed una lince sono spuntati nel piazzale delle Terme di Pejo. Sculture di neve realizzate da un gruppo di ragazzi del Liceo artistico di Fassa. Un tributo ghiacciato al Parco Nazionale dello Stelvio, un modo per celebrare i due elementi protagonisti della Val di Peio: il bosco e l’acqua. «Sono passati dieci anni da quando fummo invitati dall’amministrazione a realizzare per la prima volta questa attività. I nostri territori sono simili, per vocazione turistica e sportiva. Per i nostri ragazzi è stata una sfida impegnativa ma formativa, l’occasione per esprimere la loro creatività e sviluppare le competenze acquisite nella scultura» affermano Tiziano e Davide Deflorian, insegnanti del liceo nell’introdurre il lavoro svolto dai ragazzi a Peio Fonti, che sarà inaugurato oggi.
Le statue, alte 4 metri e larghe 3, hanno richiesto diversi giorni di lavorazione. «Abbiamo scelto di lavorare la neve e quindi l’acqua perché è il punto di forza del nostro territorio, è un elemento naturale ed effimero e questa caratteristica la rende speciale. Ma con questo tempo, è stata un’impresa» commenta Giorgia, studentessa. La difficoltà di realizzazione è principalmente dovuta alle condizioni metereologiche avverse di questi ultimi giorni in Valle: «Per noi l’acqua, oltre ad essere un elemento fondamentale per l'ambiente, è, nelle sue varie forme, un materiale che permette espressione artistica» aggiunge Enrico Maria.
Le sculture di neve e l’igloo per i bambini di Peio Fonti sono solo una delle attrazioni del “Bosco incantato”, programma di eventi culturali proposto dal Comune di Peio in collaborazione con il Consorzio Turistico Pejo3000 fino al 6 gennaio.
Il “bosco” realizzato a Cogolo è di abeti rossi e bianchi addobbati con prodotti di recupero, diversi in base al tipo di attività commerciale, dalle palline fatte di carta stagnola alle parti di bottiglie di plastica. In questo modo gli addobbi diventano un messaggio prezioso per insegnare ai turisti, soprattutto ai più piccoli, che anche i prodotti di scarto, in apparenza senza alcun valore, possono essere riusati, con beneficio per la qualità di vita delle comunità locali e per l'ambiente.
In piazza Monari sorge poi la Biblioteca di Babbo Natale: una casetta rialzata con scivolo annesso, nella quale i bambini e i genitori possono entrare e leggere insieme le più belle favole legate al Natale.
Ma il “Bosco incantato” non finisce qui: accanto alle installazioni, ogni giorno ai visitatori vengono proposti concerti, degustazioni, ciaspolate, laboratori per adulti e bambini, fiaccolate con i maestri di sci. E poi ci si scalda con bevande calde, alcoliche e analcoliche accompagnate da degustazioni di prodotti tipici. Ad inizio anno, inoltre, l’Orchestra delle Alpi si esibirà nell’auditorium del Parco Nazionale dello Stelvio. S.Z.