Dal Comune alla Inco srl 106 mila 

È il debito riconosciuto all’impresa dal Tar per i lavori del nuovo polo scolastico



PREDAIA. Il consiglio ha approvato, con 12 favorevoli e 4 astenuti, il debito fuori bilancio di 106.810,68 euro a seguito della sentenza del Tribunale di Trento che in dicembre ha dato parzialmente ragione all’impresa Inco srl di Pergine Valsugana per una errata contabilità dei lavori di costruzione del nuovo polo scolastico di Coredo. Sul punto ha relazionato il sindaco Paolo Forno (che all’epoca era vicesindaco dell’ex Comune di Coredo) spiegando che in realtà il debito riconosciuto dal Tribunale all’impresa ammonta a 65.000 euro mentre i restanti 31.000 sono per spese legali e interessi. Ad originarie il contenzioso – ha detto Forno – era stata la scelta della direzione lavori (affidata ad un professionista estero all’amministrazione) di applicare per quanto riguarda l’utilizzo dei ponteggi, il prontuario prezzi provinciale del 2008 e non quello datato 2005 (anno dell’appalto) che era più vantaggioso per l’impresa. «Con queste premesse vedremo se è possibile recuperare la parte di debito relativo alle spese legali, perché in ogni caso i 65.000 euro spettavano all’impresa. E poi questo è un giudizio di primo grado, valuteremo se è il caso di ricorrere in appello e se e come rivalersi sulla direzione lavori» - ha concluso Forno. Dopo le spiegazioni della segretaria comunale Callovi, è intervenuto dai banchi dell’opposizione Stefano Cova, che è anche presidente del Collegio dei geometri del Trentino. «Avvilisce constatare che un’impresa debba attendere quasi 10 anni per vedersi riconosciuto il dovuto» - ha chiosato con riferimento alla lungaggini giudiziarie che – ha concluso – non aiutano certo il corretto andamento dell’economia e scoraggiano gli investimenti, soprattutto stranieri. (g.e.)















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