Contà intitola la sala civica  alla memoria di Sisinio Iob

CONTÀ. Grande partecipazione e tante emozioni domenica mattina a Cunevo per la cerimonia d’intitolazione della sala civica del municipio a Sisinio Iob, sindaco dell’ormai ex Comune di Cunevo per ben...


Fabrizio Brida


CONTÀ. Grande partecipazione e tante emozioni domenica mattina a Cunevo per la cerimonia d’intitolazione della sala civica del municipio a Sisinio Iob, sindaco dell’ormai ex Comune di Cunevo per ben 21 anni, dal 1964 al 1985.

Dopo un brano introduttivo suonato egregiamente alla fisarmonica da Giorgio Battaini, allievo della scuola musicale C. Eccher, e la benedizione della sala da parte di don Alessio, ha preso la parola il sindaco di Contà Fulvio Zanon, che ha spiegato come la decisione di intitolare la sala all’ex primo cittadino risalga a una delibera del 2015 e ha ripercorso le tappe che lo hanno visto al fianco di Sisinio Iob in ambito amministrativo.

Ricordi e testimonianze

«Sisinio Iob è stato un sindaco lungimirante, scrupoloso e saggio – ha ricordato Zanon –. Era preparato e attento nel portare avanti gli interessi e i bisogni della comunità. Lo ricordo come una persona dal forte carisma, con tanta pazienza, che mi ha sempre incoraggiato dandomi importanti consigli».

Sono seguite le testimonianze di chi ha vissuto e condiviso momenti importanti della vita con Sisinio Iob, classe 1918, sia in ambito lavorativo come insegnante, sia per ciò che riguarda la parte amministrativa. A rompere il ghiaccio è stato l’avvocato Marcello Graiff, che ne ha presentato la biografia: dalla passione per lo studio fino alla carica comunale, passando per la Seconda Guerra mondiale e la deportazione in Germania. Senza dimenticare la caratteristica che più lo contraddistingueva: la modestia.

È stata poi la volta dell’intervento del professor Giulio Visintainer e delle testimonianze, presentate dall’assessore alla cultura Barbara Poletti, di Massimo de Poda, Franco Iob, Fabio Dolzani e Alma Cattani, che con Sisinio Iob hanno condiviso esperienze, momenti e ricordi.

Un sindaco che nelle sue cinque legislature ininterrotte ha dimostrato tutte le sue capacità, unite a un grande carisma nella gestione trasparente della cosa pubblica. Il bene comune prima di tutto, l’onestà, la correttezza, l’integrità morale, il risparmio e l’uso misurato e sobrio del denaro pubblico furono i suoi pilastri nell’amministrare.

Furono una miriade le opere pubbliche realizzate. Ogni angolo di Cunevo porta il segno di un sindaco d’altri tempi. E ora anche la sala civica del Municipio, che porta il nome di Sisinio Iob.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.