Consorzio Lovernatico quarant’anni di crescita 

Festa a Sporminore per la ricorrenza. Il presidente Franzoi: «Eravamo partiti producendo 365 vagoni di mele e ora sono 1.754, ma puntiamo a quota 2.000»


di Fabrizio Brida


SPORMINORE. «Il piccolo seme piantato quarant’anni fa si è trasformato in un albero di ottimi frutti». Così il presidente Cesare Franzoi ha aperto la cerimonia per i quarant’anni di storia del “Col”, acronimo di Consorzio ortofrutticolo del Lovernatico. Una realtà che ha iniziato il suo cammino nel 1978 e che sta crescendo passo dopo passo, seme dopo seme.

Quest’importante organizzazione, che ha piantato forti radici e ha fatto fruttificare al meglio un’esperienza di cooperazione, ha deciso di festeggiare il suo compleanno speciale chiamando a raccolta i tanti che hanno contribuito a scrivere i suoi primi quattro decenni di storia. «È un’occasione per rivivere momenti belli e momenti meno entusiasmanti, ricordare le persone e i fatti che hanno contribuito a fare la storia», ha osservato il presidente Cesare Franzoi.

Il seme che ha dato frutto venne affidato all’atto costitutivo firmato dai soci fondatori. Nel 1978 la realizzazione dello stabilimento e il primo conferimento di mele. «Sono stati attraversati tempi non facili, carenti di risorse ma ricchi di valori – ha aggiunto Franzoi –. E sono stati proprio questi valori, uniti all’entusiasmo di creare qualcosa di utile per la società, a gettare basi solide come dimostrano quarant’anni di vita. Insomma, molta strada è stata percorsa, molti obiettivi sono stati raggiunti e molti progetti portati a termine».

Come ricordato dal presidente, il consorzio è partito inizialmente con un conferimento di soli 365 vagoni, per raggiungere, nel 2016, un quantitativo di 1.754 vagoni, risultato di 289 ettari coltivati. Numeri che testimoniano l’ascesa del Consorzio ortofrutticolo del Lovernatico, il cui stabilimento, naturalmente, è stato ampliato più volte. Si è passati dalle 19 celle frigo degli inizi alle 34 di oggi, con una capacità di frigoconservazione pari a 1.200 vagoni.

«L’idea è di aumentare ancora di 300 vagoni – ha proseguito Franzoi – aderendo, con orgoglio, alla realizzazione dei tre lotti ipogei, progetto che la nostra Cooperativa ha supportato e in cui ha sempre creduto. Una tappa decisiva per il nostro Consorzio è stata l’ingresso nel Consorzio Melinda».

In conclusione è stato espresso un forte richiamo alla cooperazione. «Non scordate mai che quando un gruppo è compatto si ottengono grandi risultati – ha detto Franzoi – e quando più persone sono unite per raggiungere un obiettivo è più facile raggiungerlo. Il mio augurio è che possiate continuare a cooperare con l’entusiasmo e la passione che ci sono stati trasmessi dai nostri soci fondatori, senza scordare mai che insieme è meglio e che l’unione fa la forza».

Hanno fatto seguito all’intervento del presidente le parole delle numerose autorità intervenute, che hanno caratterizzato il momento dei festeggiamenti per il quarantesimo di fondazione con una scaletta decisamente ricca. Nel corso dell’evento sono stati poi proposti due filmati che hanno ripercorso con le testimonianze dei protagonisti di ieri e di oggi. Il momento finale è stato affidato alla benedizione di don Alessio Pellegrin.













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