Cles, l’emergenza è finita riaperto il punto nascite 

Il lieto evento. Il ritorno alla normalità sottolineato ieri dalla visita del presidente Fugatti con Segnana e Zanotelli. «Nella tragedia il personale ha risposto in maniera egregia»



Cles. Ieri mattina, con la riapertura del punto nascite, l’ospedale civile Valli del Noce è tornato alla normalità dopo il lungo e difficile periodo dominato dall’emergenza sanitaria imposta dal Covid 19.

«Siamo davvero contenti di essere qui a Cles oggi in occasione della riapertura del punto nascita, perché queste strutture rappresentano il simbolo degli ospedali di valle. Comunicare la sospensione di questo servizio e di quello di Cavalese nel periodo dell’emergenza non è stato piacevole, ma devo dire che in questa tragedia tutte le strutture e il personale hanno risposto in maniera egregia: abbiamo riscontrato una grande capacità di condivisione e di fare squadra in tutto il sistema della sanità trentina e questo approccio ci ha dato fiducia nella risposta dei territori. I presidi di sanità territoriale dimostrano la propria eccellenza nei casi di emergenza. Credo che anche a livello nazionale debba cambiare l’approccio in questo senso, come su altri aspetti, ad esempio in una maggiore disponibilità di posti per le scuole di medicina»: così il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha commentato la ripresa dei servizi dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cles. Al lieto evento - è il caso di dirlo – erano presenti anche gli assessori provinciali alla salute Stefania Segnana e all’agricoltura e foreste Giulia Zanotelli.

L’assessore Segnana, unendosi all’accorato ringraziamento espresso dal presidente verso tutto il personale sanitario, per l’impegno e il grandissimo lavoro svolto in prima linea nel contrasto alla pandemia, ha sottolineato il significato di normalità e la voglia di ricominciare che rappresenta questa riapertura: «Gli ospedali di valle sono stati fondamentali nell’emergenza, abbiamo dovuto affrontare qualcosa di grave, improvviso e sconosciuto, ma c’è stata massima collaborazione e grandissimo impegno anche dal punto di vista umano, così si è potuto dare una risposta importante ai cittadini» ha detto Segnana.

Nella corso della visita al reparto, i cui servizi e spazi sono stati illustrati dal direttore dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia Roberto Luzietti, in rappresentanza del direttore dell’ospedale Armando Borghesi, erano presenti anche l’onorevole Martina Loss, il sindaco di Cles Ruggero Mucchi, il presidente della Comunità della Val di Non Silvano Dominici e i consiglieri provinciali Ivano Job e Lorenzo Ossanna, assieme a numerosi sanitari della struttura clesiana, fra i quali i direttori delle unità operative di medicina generale Renzo Franch, anestesia e rianimazione Gabriele Leli, chirurgia Marco Rigamonti e radiologia Luisa Ventura.

A Cles ieri mattina era presente anche il direttore sanitario di Apss Pier Paolo Benetollo che, a proposito della necessità di aver dovuto riorganizzare la logistica di tutto l’ospedale per far fronte all’emergenza, ha ricordato che il personale ha dovuto rendersi disponibile per attività diverse, recuperando competenze e conoscenze: «Adesso è importante sapere cosa può essere ancora utile, in termini di qualità e quantità, rispetto a quanto è stato fatto. È in atto una ricognizione dei progetti e delle attività, così da capire assieme ai clinici quali prassi e procedure merita continuare ad attivare», ha detto Benetollo.















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