Circonvallazione Cles Il progetto non si cambia 

La svolta. Il Comitato tecnico amministrativo della Provincia respinge la richiesta dell’impresa che si è aggiudicata l’appalto. Se dovesse rinunciare, saranno interpellate le altre in graduatoria


Giacomo Eccher


Cles. È esclusa una modifica sostanziale del progetto per la circonvallazione di Cles (del 2011), il cui appalto era stato aggiudicato all’Ati Emaprice-Collini-Technik Bau, in quanto richiederebbe l’indizione di una nuova gara d'appalto. Questo il parere del Comitato tecnico amministrativo della Provincia, che si è riunito l’altro ieri. Provincia che, per voce del presidente Maurizio Fugatti ribadisce, se ce ne fosse bisogno, che «l’investimento per la circonvallazione di Cles è e continua ad essere un’opera strategica per il Trentino e il finanziamento è assolutamente confermato anche se si dovrà perdere qualche settimana o forse mese per interpellare in successione le altre due imprese che avevano partecipato alla gara di appalto».

Come riferisce la nota del Comitato tecnico amministrativo, «vista l’urgenza della circonvallazione, attesa da tempo dalla comunità locale, la Provincia, in caso l’Ati confermasse la volontà di rinunciare alla realizzazione dell’opera, attiverà già nei prossimi giorni le procedure per lo scorrimento della graduatoria, per affidare l'appalto ad una delle altre due imprese concorrenti che avevano partecipato alla gara d'appalto». Come noto, l’Ati aggiudicataria aveva espresso, ad inizio 2019, la propria volontà di scioglimento dal vincolo assunto con la presentazione dell’offerta e dell’aggiudicazione e aveva chiesto un supplemento di tempo per condurre ulteriori approfondimenti tecnici. Richiesta che però non è stata accolta in quanto le modifiche richieste non potevano essere inserite nel progetto prescelto di gara. Obiezioni che – a quanto pare - fanno riferimento alla radicale modifica dei prezzi di acciaio e calcestruzzo che sono notevolmente lievitati rispetto alla data dell’appalto.

La notizia della decisione del comitato tecnico, che pone l’Ati vincitrice della gara d’appalto di fronte ad un aut aut, si è diffusa rapidamente. Infatti ieri, poco dopo la nota della Provincia, è arrivato pure l’intervento dei consiglieri del Patt Demagri e Rossi: «La circonvallazione di Cles è un’opera necessaria e che non può più essere rinviata». Questo il pensiero dei rappresentanti autonomisti della Val di Non e della Val di Sole. «Abbiamo appreso che il Comitato tecnico ha respinto la richiesta di modifica del progetto della ditta aggiudicataria dell'appalto per la variante est, facendo così saltare il possibile accordo. Per Cles e per la Val di Non è un disastro». E aggiungono: «Da parte del presidente Fugatti e della Lega ci aspettiamo un ben più serio impegno perché questa è un'opera fondamentale. Fare politica è trovare le soluzioni, e in passato è stato messo il massimo impegno per arrivare ad un progetto importante, sul quale si è dibattuto molto e che è centrale per le scelte future. Basti pensare al Masterplan di Cles, che ruota anche attorno a questa opera». In conclusione, Rossi e Demagri affermano che «la partita è in mano alla Provincia e al presidente Fugatti. Ci auguriamo che metta il massimo impegno per garantire la realizzazione della variante est». Demagri, che risiede a Cles, tira in ballo anche l’assessore nonesa Giulia Zanotelli: «quando sedeva sui banchi del consiglio comunale si diceva interessata all'argomento, oggi è la grande assente da questo dibattito».













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