Cavareno per otto giorni indietro di quattro secoli 

La rievocazione storica. Da domani la 28ª edizione della “Charta della Regola”, che rispolvera gli antichi ordinamenti della vita comunitaria. Si festeggia anche il 30° del Gruppo Alpini


Giacomo Eccher


Cavareno. Da domani al 4 agosto Cavareno torna a rivivere il Medioevo con la 28ª edizione della “Charta della Regola”, rievocazione storica degli antichi ordinamenti che per secoli hanno retto, in armonia di autogoverno, la vita della comunità. «Sono passati 28 anni da quando si è dato il via a questa manifestazione e allora nessuno certamente pensava che avrebbe riscosso il successo che poi invece ha avuto» - spiegano gli organizzatori .

Il primo statuto

L'aspetto più importante della manifestazione è appunto quello di ricordare l'antico statuto che Cavareno, al pari di tanti altri paesi, si era dato fin dai primi secoli del secondo millennio. All'inizio tale statuto era tramandato in forma orale, e regolava i tempi ed i modi della lavorazione della campagna e del bosco. Nel XV secolo le comunità iniziarono a trascrivere le Regole orali: nacquero così le "Charte di Regola". La comunità di Cavareno fece trascrivere la propria nel 1578, ma di questo documento non si hanno più notizie. La copia più antica a noi giunta è stata invece trascritta e tradotta in volgare italiano nel 1632, e poi arricchita da altri capitoli nei secoli seguenti.

Le consuetudini relative alle attività agresti, al rispetto del bosco, alla cura da dedicare alle cose pubbliche, delineano un quadro essenziale, ma completo, della vita di un tempo e sono descritte nella Charta, che ci trasmette un mondo che è arrivato pressoché intatto fino al tempo dei nostri nonni, e che è giusto riproporre soprattutto ai giovani.

In questo sfondo di storia e di cultura civica si inserisce il programma di questa edizione che inizia domani con la sagra patronale di Santa Maria Maddalena che quest’anno coincide con il 30° anniversario di fondazione del locale Gruppo Alpini, che a mezzogiorno prepareranno il rancio al parco de Zinis.

La notte bianca

A seguire per tutta la settimana appuntamenti serate con racconti di vicende passate (lunedì “El ciampanil el conta...”, martedì le antiche ricette, mercoledì la presentazione del cialender nones 2020). Da venerdì 2 agosto la festa entra nel vivo alle 21.15 con la Prozesion del voto attraverso il paese, con costumi d’epoca di nobili e popolani.

Sabato 3 agosto mercatino di antiquariato e modernariato e mostra dei prodotti della valle di Non e la sera alle 18 al parco de Zinis piatti tipici della cucina nonesa; a seguire la notte bianca, la novità di questa edizione. Domenica 4 agosto alle 11.15 corteo storico e messa son i canti gregoriani, il pranzo tipico nel parco e nel pomeriggio gli antichi mestieri riproposti nei vari avvolti e angoli del centro storico Alle 21 nuovo corteo e rievocazione animata di un episodio particolare della Regola con spettacolo finale, alle 22, del gruppo I Folli con “Sole Luca e farfalle luminose”.













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