Castel Belasi, prima stagione da cinquemila presenze

CAMPODENNO. Un brindisi per chiudere una prima stagione ricca di aspettative, di soddisfazioni, ma soprattutto di presenze: oltre 5.000 tra residenti e non, appassionati di arte e di storia, turisti...


Fabrizio Brida


CAMPODENNO. Un brindisi per chiudere una prima stagione ricca di aspettative, di soddisfazioni, ma soprattutto di presenze: oltre 5.000 tra residenti e non, appassionati di arte e di storia, turisti e nonesi doc.

Dal 10 agosto scorso, giorno dell’apertura ufficiale al pubblico, le mura di Castel Belasi hanno accolto una marea di persone che, una volta portati a termine i lavori di restauro, hanno fatto rivivere il maniero di Campodenno dopo decenni di abbandono.

Domani pomeriggio, con la visita guidata alla mostra “Contemporaneamente a Castel Belasi” e il brindisi finale in programma alle 16, si concluderà la prima stagione della nuova vita del castello. Con lunedì, infatti, il portone resterà chiuso. Ma solamente per un po’: l’amministrazione è già al lavoro per trovare una gestione in grado di valorizzare a pieno le potenzialità di questo gioiellino immerso nei meleti della bassa Val di Non.

«Siamo davvero soddisfatti dell’interesse che il castello ha suscitato nella gente del posto, ma anche nei tanti visitatori accorsi da fuori regione – commenta orgoglioso il sindaco di Campodenno Daniele Biada –. Castel Belasi in questi mesi è tornato a vivere: oltre alla mostra, per cui ringrazio i curatori Marcello Nebl e Pietro Weber, e alle visite guidate gratuite garantite da Ivano Pezzi, sono stati tanti gli eventi organizzati e le occasioni di ritrovo. E anche quando non era in programma nessuna iniziativa particolare, la gente di Campodenno si è trovata spesso al castello solamente per stare insieme».

Il sindaco ci tiene a sottolineare quest’importante aspetto di aggregazione, reso possibile dal contributo della Pro Loco guidata da Nadia Bertagnolli che ha gestito in maniera egregia e con grande passione il punto ristoro nella corte del maniero.

In questi mesi Castel Belasi, in particolare la sala dedicata a Giuseppe Negri, compianto ex presidente del Bim dell’Adige, ha poi ospitato momenti formali di grande spessore: dalla riunione di giunta del Parco Naturale Adamello Brenta al Consiglio di Comunità, dalla riunione dei presidenti Bim del Triveneto alla chiusura del Forum culturale di lunedì scorso. Ma sono state numerose anche le occasioni di divertimento, come la notte trascorsa al castello dai bambini, le visite guidate con merenda che hanno coinvolto le scuole materna ed elementare e tanti altri momenti di svago e approfondimento.

«La soddisfazione da parte dell’amministrazione – prosegue Biada – deriva dal fatto di essere riusciti a ricreare un punto di incontro per la gente. Abbiamo ricevuto parecchie richieste da parte di artisti di ogni genere per esporre o portare i propri spettacoli, ma prima bisognerà trovare un gestore, perché le potenzialità sono enormi. Anche il fatto che il castello sia vuoto, se da una parte è un limite, dall’altra risulta una possibilità in più da sfruttare».

Castel Belasi, infatti, è uno dei pochi a essere sbarrierato e a poter vantare l’agibilità museale. Può dunque ospitare diversi tipi di eventi, persino nell’ambito del catering e della ristorazione.

Anche il vicesindaco Oscar Pedò traccia un primo bilancio sicuramente positivo. «Tutto è andato per il meglio – dichiara – e questo grazie ai tanti volontari, alla Pro Loco, agli sponsor. Adesso penseremo alla soluzione migliore per continuare a far vivere Castel Belasi».













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