Bresimo, una semina di pesci farà rivivere il torrente Barnes
Il progetto. Il corso d’acqua era stato cancellato dalla tempesta Vaia e la fauna ittica cancellata Comune e Associazione Pescatori Val di Non hanno realizzato un progetto che ridà vita al fiume
Bresimo. Il torrente Barnes sta per riprendere vita. A un anno di distanza dalla tempesta Vaia, che ha devastato il corso d’acqua di Bresimo e il territorio circostante, tanto che il letto del fiume non esisteva praticamente più, sta per partire un progetto di ripristino della fauna ittica cancellata dal disastro ambientale di fine ottobre 2018.
Mentre sono ancora in corso, secondo il progetto della Provincia, le opere che ridaranno al torrente un alveo molto più largo ed esteso con l’allargamento anche a terreni privati, l’Associazione Pescatori Val di Non, in collaborazione con la centrale idroelettrica “Medio Barnes” e il Comune di Bresimo, ha voluto dar vita a un progetto che prevede l’immissione della trota marmorata nel torrente.
Proprio la centrale idroelettrica, come ha spiegato il sindaco di Bresimo Mara Dalla Torre, aveva subito dei danni ingenti a causa del maltempo che aveva causato l’esondazione del Barnes e una frana consistente. La sua rimessa in funzione, comunque, era stata velocissima: in neanche un mese di tempo aveva ripreso la propria attività a pieno ritmo.
«Per noi era fondamentale ripristinare la centrale elettrica quanto prima – ha rivelato Dalla Torre – perché è il nostro polmone, è da lì che recuperiamo le risorse per le attività non solo di Bresimo, ma anche dei Comuni limitrofi di Cis e Livo. Anche il mulino e la segheria sono stati sistemati in tempi brevi. Adesso ci stiamo occupando dell’alveo, con la realizzazione del nuovo letto del fiume che cambierà volto alla vallata, e del ripristino, appunto, della fauna ittica».
A illustrare i dettagli dell’iniziativa, che ha un costo totale di 12 mila euro, coperti per metà dal finanziamento comunale con risorse della centrale idroelettrica e per l’altra metà dall’Associazione Pescatori Val di Non, è il presidente dei pescatori Marco Gilli.
«Dallo smottamento in giù il danno al torrente e alla fauna al suo interno è stato totale – ha dichiarato Gilli – perciò abbiamo deciso di stendere un piano per l’immissione di esemplari di trote in più rispetto a ciò che prevede la carta ittica. Il progetto sarà realizzato al di fuori della zona maggiormente colpita, perché lì i lavori sono ancora in corso».
Il piano, che sarà triennale, prevede l’inserimento di un po’ di esemplari alla volta. «D’accordo con l’ufficio faunistico abbiamo deciso di non immettere più esemplari di trota fario, ma solamente marmorata – ha aggiunto il presidente –. Nel triennio verranno seminate più di 8 mila trotelle, tutte dell’incubatoio della Val di Sole. Solitamente il 10-15% di queste diventano adulte, ma essendo il torrente completamente libero è probabile che in questo caso la percentuale sarà anche maggiore».
Le immissioni cominceranno a novembre. Tra non molto, quindi, il torrente Barnes sarà finalmente di nuovo animato, popolato, vivo.
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