Borgo d’Anaunia, in giunta sindaco e quattro assessori 

Il primo esecutivo. Il Comune dell’Alta Anaunia nato da fusione lo scorso primo gennaio vedrà per la carica di vicesindaco l’avvicendamento a metà mandato tra Walter Clauser e Paolo Ianes


Giacomo Eccher


Borgo d’anaunia. Giovedì alle 20.30, al Palanunia di Fondo, seduta d’insediamento del primo consiglio comunale di Borgo d’Anaunia, il comune nato l’1 gennaio 2020 dalla fusione a tre tra Fondo, Castelfondo e Malosco. Alla convalida di sindaco e consiglieri seguirà il giuramento del primo cittadino e la comunicazione della giunta. Giunta che il sindaco Daniele Graziadei ha già ufficializzato con i relativi decreti di nomina con l’indicazione del vicesindaco che per la prima metà della consiliatura sarà Walter Clauser, ultimo sindaco di Malosco, e nella seconda metà Paolo Ianes, presidente della Latteria sociale di Castelfondo.

Clauser, oltre che vicesindaco, ha le deleghe per sociale, salute e benessere, polizia di valle e sicurezza, coordinamento lavori a socialmente utili e associazionismo. Paolo Ianes (di Dovena) oltre che futuro vicesindaco assessore all’agricoltura, turismo, cooperazione. Completano la giunta l’assessora Nadia Pilati (Malosco) con cultura, formazione ed istruzione, politiche giovanili e Paolo Genetti (Castelfondo) assessore alle foreste e ambiente, artigianato e sviluppo economico; patrimonio e lavori pubblici, viabilità e trasporti.

Il sindaco Graziadei, oltre alla competenze istituzionali legate alla sua carica, ha tenuto per sé le competenze sul personale, bilancio, tributi, sport, commercio e rapporto con le frazioni.

Borgo d’Anaunia conta 2.500 abitanti ed è il quinto comune della valle di Non per consistenza abitativa ed uno dei maggiori per territorio. Formalmente è nato nove mesi fa ma con una genesi tutt'altro che facile, segnata da ben tre referendum. Il primo si è celebrato il 22 maggio 2016, quando il progetto di fusione interessava anche Ruffré Mendola, ed è fallito per soli 3 voti di scarto tra sì e no proprio a Ruffré, mentre era passato negli altri tre comuni che infatti sei mesi dopo (il 18 dicembre 2016) hanno approvato la fusione con il nome di comune Alta Valle di Non con il 96% dei favorevoli a Fondo, l’85% di sì a Malosco e il 60% a Castelfondo. Il progetto era però stato stoppato con il ricorso al Tar dei comuni di Ronzone, Romeno e Cavareno contrari alla denominazione “Alta Valle di Non” per un’entità che non comprendesse tutta l'Alta Anaunia. La querelle si è risolta solo tre anni dopo, il 22 settembre 2019, con un nuovo referendum e la denominazione finale di Borgo d'Anaunia con capoluogo Fondo.













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