ALTA VAL DI NON

Bimbi italiani negli asili tedeschi in Alta Val di Non

Dopo elementari e medie anche le scuole materne altoatesine si aprono alle famiglie nonese



ALTA VAL DI NON. Dal prossimo anno scolastico, le bambine e i bambini residenti nei comuni trentini della Val di Non hanno diritto di essere iscritti nelle scuole per l’infanzia in lingua tedesca dell’Alto Adige. Lo ha stabilito con una deliberazione unanime la giunta provinciale di Bolzano, che così ha esteso anche alle scuole materne una possibilità che era in vigore già dal 2004 per gli alunni delle scuole elementari e delle medie di primo grado.

Da quell’anno infatti era consentito alle famiglie dell’Alta valle di Non di far frequentare le scuole primarie e secondarie di primo grado in lingua tedesca a condizione che ci fosse disponibilità di posti. Questo principio, che si inserisce nei tradizionali rapporti di scambio tre le due realtà linguistiche confinanti dell’Alta Valle di Non, era stato ribadito ancora una volta nel corso dell’incontro che i presidenti Rossi per il Trentino e Kompatcher per l’Alto Adige avevano avuto lo scorso 16 febbraio nel comune noneso-tedesco di Senale San Felice, incontro esteso anche ai primi cittadini di Fondo e Castelfondo.

Attualmente sono una trentina i ragazzi italiani dei comuni dell’alta valle di Non che ogni giorno frequentano le scuole elementari e medie di Senale, con un servizio di scuolabus che li raccoglie nei vari centri abitati. Una mezza dozzina è anche iscritta alla scuola media della sezione staccata di Lauregno, altro comune noneso-tedesco. «Un’opportunità che in pratica c’era già da tempo e che ultimamente è stata riscoperta» - dice l’ex sindaco di Fondo, Bruno Bertol, che per quasi trent’anni ha fatto il professore alle medie di Senale San Felice, fino a quando è andato in pensione. Bertol da anni è anche presidente della scuola materna equiparata di Fondo, dove – spiega – ormai da un quarto di secolo, proprio per “arginare” la corsa ad iscrivere i bambini agli asili tedeschi con tutti i disagi di trasporto che questo comportava per le famiglie – sono attivati percorsi settimanali di tre-quattro ore con insegnanti di madre lingua tedesca.

 













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