Baita Sette Larici riapre e diventa anche pizzeria 

Nuova gestione. Tra le mete preferite dalle famiglie della Predaia, il locale è rimasto chiuso per un anno. Ai fornelli ci sarà ancora Renato Nardelli, ma le redini le terrà la Trentino Catering


Giacomo Eccher


Predaia. Dopo quasi un anno domani riapre i battenti, con una nuova gestione, la Baita Sette Larici, ora anche pizzeria oltre al classico ristorante di mezza montagna che torna a schierare come chef il noto cuoco noneso Renato Nardelli nell’insolita veste di proprietario (dei muri) e responsabile della cucina. Un nome ed una garanzia Nardelli, originario di Rumo, che la Baita Sette Larici l’aveva acquistata più di un quarto di secolo fa. A gestire il locale è la Trentino Catering di Mezzolombardo, azienda specializzata nel settore della ristorazione che punta a fare della Baita un sorta di testimonial d’eccellenza dell’ampia gamma di piatti spaziando tra la cucina tradizionale locale fino a quella classica. La storia del locale si arricchisce ora anche di un altro servizio, la pizzeria, articolo che bene si lega alla collocazione della Baita ai margini della prateria dei Sette Larici, classica meta per famiglie con bambini. La riapertura della Baita Sette Larici è una buona notizia per tutto l’Altipiano della Predaia, un segnale importante in un momento oltretutto particolarmente difficile per il settore della ristorazione ed in genere del turismo dopo le chiusure e le limitazioni legate all’epidemia da coronavirus. «Per questo la nuova gestione merita un augurio doppio, perché se è sempre complicato avviare (o riavviare, come in questo caso) una nuova attività, in questa fase la complicazione si raddoppia» - commenta il sindaco di Predaia, Paolo Forno, che nei giorni scorsi ha adottato una serie di misure per favorire le attività di bar e ristoranti mettendo a disposizione degli esercizi, gratuitamente, spazi pubblici per svolgere attività all’aperto.

In realtà la Baita Sette Larici (a differenza della contigua prateria che è in comune catastale di Coredo, quindi comune di Predaia) si trova sul catasto di Sfruz, comune di poco meno di 400 abitanti (contro i 7.000 del vicino Predaia) ma molto attivo nel versante turistico. «Più che felice che dopo un anno in cui le difficoltà non sono mancate ora riapra la Baita Sette Larici, un locale storico che ha sempre fatto onore al nostro paese anche per la bellissima collocazione oltre che per la sua cucina» - afferma il sindaco Andrea Biasi. La valle di Non – ci spiega Biasi – con i suoi ampi spazi e la varietà di territorio può davvero rappresentare un’attrazione turistica particolare in una fase in cui il distanziamento è la regola e gli affollamenti sono sconsigliati. Sfruz, che è il paese più in altro sull’altipiano della Predaia, questi segnali li può cogliere in pieno con un tessuto di servizi già avviato.

«Qui – conclude il sindaco - abbiamo tre pizzerie, due ristoranti, vari B&B e agriturismo, case vacanze e istituti storici come la Casa degli scoiattoli e iniziative d’ospitalità d’avanguardia come Casa Camillo. Un bel campionario di opportunità per conoscere ed apprezzare un territorio vastissimo di sentieri, praterie, montagna e la possibilità di muoversi in sicurezza».













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