Area produttiva Mollaro è un sì ma con condizioni 

Il Piano per Predaia. La consulta frazionale chiede un confronto alla Comunità di valle e propone  un’alternativa: «A valle del centro commerciale Coletti non bloccherebbe lo sviluppo residenziale» 


Giacomo Eccher


Mollaro. Entro settembre la Comunità di valle approverà il piano stralcio delle aree produttive, un passaggio da tempo atteso dai Comuni e soprattutto da tante imprese che hanno impellenti problemi di spazio. Il nodo da sciogliere che finora ha bloccato l’iter, e che a quanto pare è stato sciolto, è l’ampliamento di 4 ettari dell’area produttiva di Mollaro, ampliamento chiesto a gran voce dagli imprenditori già insediati nella zona oramai da tempo satura ma osteggiata da abitanti del paese che temono un’ accerchiamento e un aggravio dei già pesanti problemi di viabilità che gravano sul centro abitato. Timori che continuano a preoccupare la Consulta frazionale istituita a suo tempo con votazione popolare dal Comune di Predaia.

Necessità di confrontarsi

«Non vogliamo passare per quelli che bloccano lo sviluppo dell’area produttiva, ma non accettiamo che decisioni che hanno una pesante ricaduta sul nostro paese vengano prese sulla nostra testa senza un confronto serio», ci spiega la presidente della Consulta, Marta Battaini in un incontro dove, presenti anche gli altri due membri, Alessandro Fedrizzi e Cristina Martini, si è ragionato a tutto campo sul punto che da quasi due anni tiene banco in paese.

«Ampliare la zona produttiva di fatto significherebbe bloccare il futuro sviluppo di Mollaro verso la piana che per la sua conformazione si presta molto bene ad un’espansione di tipo residenziale. Una possibilità pressoché unica perché sugli altri lati Mollaro è limitato dalla presenza del magazzino Melinda e da ostacoli naturali», afferma la Consulta.

Opzioni alternative

Ma non solo, la piana è anche terreno di pregio per l’agricoltura e i capannoni sarebbe probabilmente meglio costruirli in zone meno pregiate dal punto di vista agricolo.

«Come ad esempio la zona a valle del centro commerciale “Coletti” che è già servita da idonee strade di accesso, che qui invece mancano», affermano.

Problema viabilità

Il nodo viario è uno dei nervi scoperti della zona produttiva di Mollaro, un tema che gli stessi imprenditori che qui hanno le loro aziende stanno da tempo sollevando presso l’amministrazione comunale di Predaia. Amministrazione che a sua volta ha presentato in Provincia un progetto, avveniristico, di interramento della ferrovia Trento - Malé che potrebbe risolvere il problema, ma chissà quando. Infatti soluzioni vere per l’immediato non se ne vedono. «La questione è delicata, sono richieste contrastanti ma adesso dobbiamo decidere: in settembre il piano stralcio deve essere approvato e spedito a Trento», ci conferma il presidente della Comunità di valle, Silvano Dominici.

Piano stralcio quasi pronto

Il documento in gran parte è pronto con tutti gli allegati del caso, e l’ultimo tassello da inserire – e che di fatto finora ha bloccato tutto – sono i 4 ettari di ampliamento della zona di Mollaro. Il piano per altri Comuni, prevede soprattutto stralci di zone produttive per farle tornare agricole o, come nel caso di Cles, per classificarle d’interesse locale e non più provinciale come sono attualmente.

Nel piano stralcio della Comunità inizialmente l’ampliamento dell’aera di Mollaro c’era poi su richiesta del Comune di Predaia la zona era stata tolta ma adesso tutto torna nuovamente in gioco con allargamento che risulterebbe più lontano dalle abitazioni. E ci sono già i proprietari disponibili a cedere il terreni necessari per l’ampliamento. «Questo non cambia nulla, si tratta di in gran parte di non residenti e in ogni caso di chi è la proprietà non incide sulla scelta che deve tenere conto di tanti altri parametri e la vivibilità dei paese non deve andarci di mezzo. Ma come detto noi non siamo contro a priori ma pretendiamo chiarezza e decisioni alla luce del sole».















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