«Anche sulla statale 42 gare di velocità tra moto» 

La petizione. Presentata da una cinquantina di residenti del Comune di Novella che lamentano pericoli e disagi. «Perché la Val di Non non compare nell’ordinanza che impone i 60 all’ora?»


Carlo Antonio Franch


Novella. Nell’elenco delle strade di montagna sulle quali, per ordinanza della Provincia, i motociclisti non possono superare 60 chilometri orari non compare la Valle di Non. Un’esclusione sulla quale molti si stanno interrogando. Eppure da maggio alla fine di agosto si riversano in Valle, soprattutto sulla statale 42 e nello specifico nel territorio del Comune di Novella, file interminabili di motociclisti provenienti da Austria e Germania, ma anche dal Nord Italia. Le strade diventano teatro di gare di velocità senza alcun rispetto dei limiti di legge, con sorpassi molto azzardati sulle curve e in centro abitato. Per chi abita lungo la strada statale, prevalentemente persone anziane e bambini, ciò costituisce un grave pericolo per la loro incolumità. Sono motivo di disagio sia le vibrazioni che si rilevano fino ai secondi piani delle case, sia il forte inquinamento acustico, i cui danni all’organismo sono più che noti. La tutela della salute e della sicurezza non dovrebbe avere la priorità su tutto?

I pericoli non sono solo nelle curve, dove tuttavia anche gli automobilisti sono presi dal panico per i sorpassi spericolati, ma anche lungo i rettilinei dove peraltro i limiti di velocità nei centri abitati è di 50 chilometri orari. Il problema dunque è nel far rispettare i limiti imposti per legge con più controlli sulle strade.

Il Comune Novella si snoda tutto lungo la statale 42, teatro di queste pericolose scorribande, per cui oltre cinquanta censiti hanno firmato una petizione, promotrice Vincenzina Forgione, in cui si richiedono più controlli da parte delle forze dell’ordine sul rispetto dei limiti di velocità. La petizione è stata presentata al comandante della Polizia locale dell’Alta Val di Non Diego Marinolli, al maresciallo dei carabinieri di Revò Massimo Prini e al commissario del Comune Novella Giorgio de Concini.















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