CLES. Oggi, durante la settimana della moda, a Milano si inaugura lo spazio “Couturier Maestri d’Arte” dedicato agli stilisti emergenti couturier.

Anche il brand “La Cles” è stato selezionato tra i brand entranti a far parte del progetto promosso dall’imprenditrice siciliana Raffaella Verri, un super hub nel cuore del capoluogo lombardo dove arte, moda e bellezza si incontrano per immergersi nell’intensità del barocco siciliano assaporando, potendo toccare con mano e acquistando capi unici e di alto livello.

Il direttore creativo de “La Cles”, la baronessa Margherita de Cles, presenterà nell’occasione la sua “capsule collection” dedicata alla Sicilia.

La collezione “I love Sicily” - spiega la baronessa - esalta i colori e le fantasie legate alla natura selvaggia e ai palazzi nobiliari siciliani. Contrasto e binomio tra semplicità ed eleganza, che a loro volta sono spirito e vocazione del brand.

“Couturier Maestri d’Arte” è un vero e proprio salotto in cui si rivive e si gusta quel clima retrò vissuto all’interno delle residenze maestose delle dinastie nobiliari siciliane attraverso la moda e l’arte.

I capi haute couture in seta pura di La Cles, impreziositi da dettagli gioielli e passamanerie, esaltano con colori vivaci e forme sinuose, una donna che non teme di esprimere la sua femminilità ma che è anzi consapevole e protagonista della scena.

Il concept store “Couturier Maestri d’Arte”, ospiterà anche altre sartorie italiane che hanno aderito al progetto, un viaggio sensoriale che parte dalla Sicilia per raggiungere tutto il resto mondo.

“La Cles” - che ha sede nel capoluogo noneso nello storico palazzo Dallago in via Trento di proprietà (anche se non interamente), dei Baroni Cles dell’omonimo castello - è un brand d’abbigliamento femminile italiano con una forte vocazione couture. Direttore creativo del marchio è Margherita de Cles, amante del melting pot e cosmopolita sempre alla ricerca di ispirazioni stilistiche ed emozionali. Il suo stile sposa, design italiano, passione smodata per il colore e la necessità di rappresentare femminilità e grazia. (g.e.)