«Anche a Cles  e nelle valli serve il bonus biciclette»

Cles. Ottima idea il contributo all’acquisto delle bici per favorire la mobilità sostenibile ma perché solo nei comuni maggiori? Lo scrivono in un’interrogazione i consiglieri del Gruppo Civico di...



Cles. Ottima idea il contributo all’acquisto delle bici per favorire la mobilità sostenibile ma perché solo nei comuni maggiori? Lo scrivono in un’interrogazione i consiglieri del Gruppo Civico di Centro, Mario Meggio e Maria Zanotelli che chiedono al sindaco Ruggero Mucchi di farsi interprete presso la Provincia per allargare questa opportunità anche alle valli. A detta degli interroganti, se il provvedimento della Giunta Fugatti di privilegiare la mobilità a due ruote nelle città di Trento e Rovereto ha una motivazione abbastanza logica, altrettanto non si può dire per quanto riguarda gli altri comuni con più di 15.000 abitanti come Pergine, Arco e Riva. O meglio, perché solo a quelli e non ad esempio a Cles dove pure sta crescendo sempre di più l’uso delle e-bike (bici a pedalata assistita) per raggiungere il posto di lavoro? E dove pure l’incentivo provinciale per l'acquisto di bici elettriche e tradizionali potrebbe promuovere il loro uso in alternativa ai mezzi pubblici per raggiungere la sede di lavoro. Questo per ridurre le occasioni di contagio.

L'incentivo viene riservato ai sopracitati comuni è appunto in ragione di una mobilità legata ai mezzi pubblici che se può essere considerata significativa nei casi di Trento e Rovereto non lo è altrettanto per Riva, Arco e Pergine. “Premesso che la bicicletta è sempre di più usata anche nelle periferie del Trentino per gli spostamenti casa – lavoro, estendere il bonus anche nelle nostre Valli è, secondo noi, da ritenersi giusto per non creare delle discriminazioni e per evitare di arrecare malcontento nella popolazione” - scrivono Meggio e Zanotelli. Infatti il sostegno diffuso della mobilità alternativa è fondamentale per confermare i bassissimi livelli di inquinamento atmosferico, che vengono registrati ovunque in questi periodi caratterizzati da drastica riduzione del traffico veicolare con indubbio vantaggio per la salute di tutti noi.

I consiglieri sollevano un altro aspetto non certo meno importante, l’inevitabile concorrenza nei confronti dei negozianti e rivenditori delle nostre valli che, al pari dei colleghi che operano a Trento, Rovereto, Pergine Valsugana, Arco e Riva del Garda, negli ultimi due mesi, hanno subito un drammatico calo di fatturato, stante la chiusura della loro attività. “Non rientrando nei 5 Comuni fruitori del Bonus Provinciale, perderanno infatti ulteriore fatturato, assolutamente indispensabile per la sopravvivenza delle loro aziende. Per questo secondo noi in questo delicato momento di grave crisi Sanitaria ed Economica, la Politica deve generare pace sociale ed evitare di provocare distinzioni fra i cittadini”. G.E.















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