A Cavareno le lezioni pratiche di pet therapy

Cavareno. Dopo il successo registrato l’autunno scorso a Casa Sebastiano di Coredo, il Comitato regionale Csen del Trentino Alto Adige ripropone un nuovo corso di pet therapy. Il corso, che è...



Cavareno. Dopo il successo registrato l’autunno scorso a Casa Sebastiano di Coredo, il Comitato regionale Csen del Trentino Alto Adige ripropone un nuovo corso di pet therapy. Il corso, che è riconosciuto dalla Provincia, verrà tenuto per le lezioni teoriche al palazzo Coni di Trento e per la parte pratica nelle strutture del Csen, tra cui l’Arena Sport Village di Cavareno, che da alcuni mesi è entrato nell’orbita dell’associazione, che, lo ricordiamo, in Trentino conta 240 società affiliate che coprono varie discipline e 16 mila società a livello nazionale con oltre 1.700.000 tesserati (13 mila in Trentino).

Il corso propedeutico fornisce nozioni di base di IAA (Interventi Assistiti sugli Animali), sulla relazione uomo-animale, sugli aspetti deontologici, sulla normativa nazionale e sui contenuti delle linee guida. Consente inoltre di approfondire le conoscenze sul ruolo dell’équipe e sulle responsabilità delle diverse figure professionali e degli operatori e di far conoscere ai discenti alcune esperienze di IAA.

Attraverso questo corso i discenti acquisiranno competenze di base nell’ambito della progettazione di IAA e specifiche della propria professionalità; inoltre comprenderanno il ruolo delle figure professionali e degli operatori all’interno dell'equipe e impareranno a rapportarsi con i diversi componenti dell'equipe stessa.

L’approccio comune è comunque un approccio di tipo zoo-antropologico, basandosi sulla relazione tra uomo e animale: un animale che vive in famiglia si nutre della relazione con il proprio proprietario; c’è una vera e propria osmosi tra i due e la relazione può essere più o meno sbilanciata a seconda di quanto il proprietario sia capace di comunicare in maniera efficace con il proprio animale e di quanto riesca a comprendere le sue esigenze e di favorire il benessere del proprio animale.

Per avere un approccio corretto occorre agire non solo sulla correttezza relazionale ma anche sulle dimensioni di relazione. Le dimensioni di relazione sono i piani di incontro tra gli interlocutori: ad esempio la dimensione ludica si basa sul gioco come elemento di unione tra i partner all’interno di un contesto che allontani il fruitore dalla sua condizione specifica (come può essere una disabilità) e di farlo entrare in una situazione distraente in grado di interrompere i pensieri assillanti.

Per maggiori informazioni sul corso: formazione@vitadacaniasd.com o telefonare a 349 7782648 (Marinella Antolini). G.E.















Scuola & Ricerca

In primo piano