IL CASO

Nel capannone dell'orrore anche defunti trentini

A Scurelle le spoglie venivano estratte dalle bare e trasferite in scatole di cartone. La ditta aveva contratti con almeno venti Comuni della provincia. LEGGI ANCHE: Trecento salme da diverse province



SCURELLE. Nel capannone dell’orrore di Asola di Scurelle in Trentino, dove le spoglie venivano estratte dalle bare e trasferite in scatole di cartone, sarebbero transitati anche diversi defunti trentini e probabilmente anche altoatesini. Ne sono sicuri gli investigatori.

L’elenco dei Comuni che hanno in essere contratti con la Linea Momenti di Pergine Valsugana, il cui rappresentante legale è indagato per smaltimento illecito di rifiuti e vilipendio di cadavere, lavorava infatti con numerosi enti locali: per il Trentino risultano i Comuni di Scurelle, in primis, poi Isera, Borgo Valsugana, Pieve Tesino, Bieno, Folgaria, Telve di Sopra, Luserna, Laste Basse, Besenello, Cinte Tesino, Ospedaletto ed Albiano; per l’Alto Adige risultano al momento in elenco i Comuni di Ora, Egna e Laives. 

I carabinieri del Noe sono ora al lavoro per ricostruire la fitta rete di incarichi in capo alla ditta della Valsugana, che anche da una rapida ricerca sul web risulta essere una delle più attive nell’ambito dei servizi cimiteriali.

La Linea Momenti, peraltro, risulta avere la regolare licenza per il trasporto di resti cimiteriali. Il punto, però, è cosa avveniva tra l’esumazione e la consegna dei resti ai centri crematori: dai primi riscontri, il capannone di Scurelle serviva come punto d’appoggio per trasferire le spoglie dei defunti dalle bare ad alcuni scatoloni di cartone, il tutto tra sporcizia e rifiuti di varia natura.

Questo perché la tariffa dei centri crematori si differenzia in base alla presenza o meno della bara, con un costo che oscilla dagli 800 (se è presente la cassa) ai 400 euro, se si è sprovvisti. In questo modo quindi, liberandosi preventivamente delle bare, la spesa si dimezzava e le casse in zinco - sempre secondo i primi esiti investigativi - venivano anzi recuperate e rivendute, con un ulteriore guadagno.













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