Nei Comuni trentini via libera alle assunzioni
Per quelli fino a 5mila abitanti si tratta di quasi 100 nuovi contratti. I Comuni più grandi dovranno aver superato gli obiettivi di risparmio nel 2019
TRENTO. Via libera ai criteri per le assunzioni aggiuntive nei Comuni trentini. La deliberazione approvata dalla giunta definisce La disciplina delle assunzioni di personale per i Comuni relativamente al 2021, che ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio delle Autonomie Locali.
In particolare, per i Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti, è stato individuato il contingente di nuove potenziali assunzioni sulla base di un modello statistico che, partendo dalla dotazione organica effettiva di ciascun comune, in considerazione delle principali caratteristiche demografiche, strutturali ed economiche ha determinato il fabbisogno di personale aggiuntivo. In totale, si tratta di quasi 100 potenziali nuove assunzioni che i Comuni trentini possono decidere di fare nel corso del 2021.
Il provvedimento – voluto dall’assessore Mattia Gottardi – definisce anche i criteri per poter accedere ad un finanziamento provinciale qualora il Comune non disponga delle risorse sufficienti per raggiungere la dotazione di personale aggiuntivo individuata nella delibera.
Per i Comuni più grandi, invece, nuove assunzioni sono possibili invece nel caso in cui l'amministrazione comunale abbia superato nel 2019 gli obiettivi di risparmio di spesa oppure continui ad aderire a una gestione associata o ne costituisca una.
Con una recentissima modifica normativa è stata introdotta anche per i Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti la possibilità di assumere ulteriore personale, che si aggiunge alle quasi 100 unità sopra menzionate, qualora continuino ad aderire volontariamente ad una gestione associata o ne costituiscano una. Tale possibilità verrà disciplinata con un prossimo provvedimento.
"Il provvedimento approvato – sottolinea l’assessore Gottardi – è frutto di un importante confronto con il Consiglio delle Autonomie Locali e consente di dare risposta ai Comuni caratterizzati da maggiori carenze di organico. Esso inoltre conferma il riconoscimento del fondamentale ruolo di presidio dei Comuni, rafforzandone l'organico, per offrire sul territorio servizi di qualità e più veloci ed efficaci. Le funzioni di presidio sono così garantite a tutti i Comuni dal più piccolo al più grande".