Negozi chiusi la domenica e i festivi, Trento e Rovereto fuori dalla lista dei Comuni turistici
L'elenco comprende 81 centri. Fugatti: usato il criterio di rapporto tra presenze e abitanti. Per chi è escluso dall'elenco le giornate di apertura in deroga sono 18 all'anno. LEGGI ANCHE: Approvato il disegno di legge
TRENTO. Trento e Rovereto sono escluse dalla lista dei Comuni del Trentino ad alta intensità turistica. Lo ha stabilito la Giunta provinciale di Trento nella delibera di attuazione della legge provinciale sull'apertura di negozi la domenica e nei festivi, approvata in Consiglio provinciale di Trento il 2 luglio scorso.
L'elenco, ha riferito il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l'assessore Roberto Failoni, comprende 81 Comuni per cui è prevista la deroga alla legge, a cui se ne aggiungono quattro (Dro, Madruzzo, Mori e Tione di Trento) classificati come territori ad «attrattività commerciale/turistica».
«Per definire i Comuni a vocazione turistica abbiamo applicato un criterio oggettivo, che prevede un rapporto tra il numero do presenze alberghiere e extra alberghiere nel 2019 in rapporto al numero di abitanti», ha detto Fugatti. Si prevedono specifiche deroghe al divieto di apertura domenicale e nei festivi per le gastronomie, le rosticcerie e i panifici, i negozi di piante e fiori, automobili e mobili.
Per i Comuni che non rientrano nella lista, inoltre, le giornate di apertura in deroga sono 18 all'anno, in occasioni di grandi eventi manifestazione di richiamo. L'elenco stabilito dalla Giunta dovrà essere approvata entro il 31 ottobre. È previsto, ha specificato Failoni, il monitoraggio sull'impatto occupazionale comportato dal provvedimento.