Mottarone, i tecnici trentini prelevano le “teste fuse” per l’analisi
Il reperto della cabina 3 verrà trasferito all'Università di Trento
TRENTO. Il personale del Laboratorio tecnologico impianti a fune (Latif) della Provincia di Trento sta recuperando la "testa fusa" della cabina 3 della funivia Stresa-Mottarone, precipitata lo scorso 23 maggio causando la morte di 14 persone. Tra oggi e domani la "testa fusa" verrà trasferita al laboratorio del Dipartimento di ingegneria industriale dell'Università di Trento, a Mesiano, per un'analisi con il microscopio elettronico a scansione.
"L'obiettivo dell'analisi, effettuata su incarico del Ctu, è quello di capire le ragioni per cui la 'testa fusa' si è rotta. Si inizierà con l'apertura e l'osservazione degli spezzoni di filo, seguita da un'analisi al microscopio elettronico delle superfici di rottura. Speriamo così di comprendere quanto avvenuto", ha spiegato all'Ansa il professore Alberto Molinari, docente di ingegneria industriale e dell'informazione.
I tecnici trasferiranno a Trento anche la "testa fusa" della cabina numero 4, rimasta al proprio posto durante la tragedia, per confrontarla con quella della cabina precipitata.