IL CASO

Morto sull'Ortles, lo zaino ritrovato quasi un anno dopo

Appartiene ad Andrey Bogomolov, quarantenne bielorusso ricercatore all’Università di Trento



SOLDA. Dopo quasi un anno, la montagna ha restituito lo zaino di Andrey Bogomolov, il quarantenne bielorusso - ricercatore all’Università di Trento - che perse la vita il 30 settembre del 2018 sull’Ortles.

La sacca è stata ritrovata nei giorni scorsi nei pressi del rifugio Tabaretta nel territorio di Solda. Lo zaino è stato individuato e recuperato qualche giorno fa da alcuni escursionisti che si trovavano nei pressi del rifugio. Lo hanno consegnato al gestore della struttura che a sua volta lo ha affidato ai responsabili del Soccorso alpino di Solda.

È infine giunto alla stazione dei carabinieri di Prato allo Stelvio, per gli accertamenti ed i controlli del caso. All’interno della sacca i militari hanno rinvenuto, assieme ai documenti dello sfortunato giovane della Bielorussa, altri suoi oggetti: i carabinieri si stanno mettendo in contatto con i parenti per poterli restituire alla famiglia.

Nelle ore successive alla tragedia, a lungo i soccorritori e gli uomini dell’Arma avevano cercato di ritrovare qualcosa che potesse ricondurre all’identità dell’uomo. Non era infatti stato facile risalire a chi fosse, proprio perché nessun documento era stato ritrovato nei vestiti indossati dal quarantenne. Le ricerche si erano concentrate, senza fortuna, sullo zaino. Che è stato rintracciato, a distanza di quasi undici mesi, due-trecento metri più a valle rispetto al luogo dove l’alpinista perse la vita.













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