Monte San Pietro, a rischio la prima malga vegana altoatesina
Il locale è molto conosciuto anche dai trentini. Lanciata una petizione online per salvare in extremis l'attuale gestione
Leggi anche: A Monte San Pietro la prima malga vegana
BOLZANO. È stata lanciata una petizione online per salvare l'attuale gestione di malga Monte San Pietro, la prima in Alto Adige ad offrire esclusivamente piatti vegetariani e vegani.
Nella patria dello speck, Alexander Bisan in questi anni si è affermato con la sua idea di un punto di ristoro in montagna nel pieno rispetto degli animali e della natura.
Ora però la gestione della malga, messa in gara dalla frazione Monte San Pietro del Comune di Nova Ponente, passa a un altro offerente.
«Utilizzando solo criteri economici - lamenta Bisan - si finisce in un circolo vizioso e si ostacola l'utilizzo di prodotti ecologici, sostenibili e solidali».
L'ormai quasi ex gestore ricorda con rammarico anche le altre attività, come la malga didattica per bambini e le iniziative culturali.
La petizione «Rette die Petersberger Leger Alm» su Change.org in poche ore ha raccolto centinaia di firme.