il caso

Molestie a una bambina, il pastore evangelico arrestato in Trentino: «Sì è vero, l’ho fatto. Mi sento uno schifo»

La piccola e la famiglia erano ospiti della missione, nell'abitazione del religioso

LA VICENDA Vittima una bimba di 7 anni. L'uomo è ai domiciliari 


di Jacopo Valenti


TRENTO.  Molestie sessuali ad una bambina di 7 anni. Sono accuse gravissime quelle che hanno investito un pastore di 83 anni appartenente alla chiesa evangelica che è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Trento per abusi su una minorenne. La bambina e la sua famiglia, stranieri, erano ospiti della missione in Trentino, in particolare nell'abitazione del pastore, che nel dicembre 2022, quando la famiglia è arrivata, aveva precisi incarichi direttivi. L'indagine è nata dopo la segnalazione di una volontaria della Caritas ai servizi sociali.

Da quanto ricostruito dagli investigatori i primi episodi sarebbero avvenuti nell'estate del 2023. La bambina passava molte ore della giornata senza i genitori in casa, quindi sola con il religioso, ed è in quei momenti che l'uomo avrebbe molestato la piccola, che ha raccontato tutto ai genitori. A quel punto il padre ha coinvolto anche altre persone all'interno della comunità evangelica. Uno di loro, un membro anziano, dopo aver ascoltato il racconto da brividi del papà, ha deciso di confrontarsi privatamente con l'83enne, che ha ammesso le sue colpe promettendo di smetterla con le molestie: "Si è vero l'ho molestata mi sento uno schifo!", avrebbe detto l'arrestato. Un'ammissione fatta poi anche ai genitori della piccola.

Tra aprile e maggio di quest'anno, però, la madre ha visto la figlia nuovamente vicina al religioso nonostante all'uomo fosse stato espressamente vietato di prenderla in braccio e anche di non farla più entrare nella sua stanza. Ed è stato organizzato un nuovo incontro interno alla comunità. Quel giorno - siamo nel luglio scorso - incalzato da tutti i presenti, l'uomo ha ammesso di di aver ancora molestato la bimba. In quella circostanza tutta la conversazione è stata registrata dal padre della vittima e ora è agli atti dell'inchiesta.

Il religioso ha presentato dimissioni scritte dal suo ruolo di pastore ma con la clausola che sarebbero state temporanee. Secondo gli inquirenti l'anziano mostrerebbe incapacità di autocontrollo, considerando anche che, sempre secondo le accuse, i fatti riferiti dalla piccola sarebbero solo una parte. Ora il religioso è agli arresti domiciliari in casa sua, in Trentino. La piccola e la sua famiglia sono state invece accolti in un'altra sistemazione.













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