Minorenni sorpresi a giocare alle slot: la polizia chiude locale a Marlengo
Il provvedimento resta in vigore 15 giorni. Segnalata anche la presenza di avventori con precedenti per gravi reati
MARLENGO. Il questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori ha disposto la sospensione delle licenze e la contestuale, immediata chiusura del “Cafè Gravenstein” e dell’annessa “Sala Giochi e Scommesse”, che si trovano a Marlengo, in Via Palade.
Il provvedimento del questore, che avrà una durata di 15 giorni, è conseguente alle gravi problematiche per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini che si protraggono da diverso tempo e che sono culminate con quanto accertato dalla Polizia di Stato–Commissariato di Pubblica Sicurezza di Merano e dalla Polizia Locale di Merano nella serata di martedì scorso, allorquando, nel corso di specifici controlli effettuati nel contesto di un servizio straordinario interforze e di prevenzione generale, all’interno del pubblico esercizio sono stati sorpresi due ragazzini di minore età all’atto di effettuare scommesse utilizzando le apparecchiature Vlt.
Nello specifico, oltre al grave episodio poc’anzi menzionato, in occasione dei controlli effettuati dalla polizia negli ultimi mesi – intensificati nelle ultime settimane a causa delle segnalazioni giunte dagli abitanti della zona – all’interno e nelle pertinenze del “Cafè Gravenstein” è stata registrata la presenza di avventori con precedenti per gravi reati, tra i quali spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, rifiuto d’indicazioni sull’identità personale, minaccia, reati in materia di armi.
Negli scorsi anni il predetto pubblico esercizio è stato fatto oggetto di 2 diffide ad attenersi alle leggi, con l’intimazione a rispettare tutte le prescrizioni contenute nella Licenza.
Ebbene, nel corso del tempo – si legge in una nota della Questura – «le problematiche che caratterizzano il “Cafè Gravenstein” e la annessa “Sala Giochi e Scommesse” non paiono aver trovato una soluzione, tanto da concretizzare tuttora ed indubitabilmente una situazione compromissoria per l’ordine pubblico e la sicurezza delle persone e, nel contempo un grave pericolo per la salute dei cittadini, in particolare quelli di minore età, ai quali è consentito di accedere liberamente ai locali adibiti a “Sala Giochi e Scommesse” e giocare d’azzardo, con il rischio concreto di divenire vittime della criminalità organizzata operante nel settore dell’usura, ovvero preda di ludopatie».
Da qui la decisione del questore, il quale ha disposto la sospensione della Licenza e l’immediata chiusura del “Cafè Gravenstein” e la annessa “Sala Giochi e Scommesse” in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza: si tratta, anche in questo caso, di un Provvedimento finalizzato a far si che venga interrotta una situazione di fatto gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica, e ciò a prescindere da ruolo assunto dal gestore – il quale, peraltro, l’ha sostanzialmente tollerata, in quanto risulta che mai, in passato, abbia provveduto a sollecitare personalmente l’intervento della forza pubblica – in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare nello specifico il suo comportamento.
“Le gravi e reiterate problematiche che si sono evidenziate presso questo pubblico esercizio mi hanno determinato ad adottare il provvedimento di chiusura immediata dello stesso – ha evidenziato il questore Sartori –. Nel caso in cui anche tale severo provvedimento non dovesse, in futuro, risultare risolutivo per far cessare questa grave situazione che si sta, purtroppo, ripresentando in maniera sistematica, è chiaro che dovrò procedere con la revoca definitiva della licenza. L’ordine e la sicurezza pubblica, così come la salute dei cittadini, soprattutto se di minore età, sono beni primari percepiti da tutta la popolazione come tali, e per questo il nostro compito è quello di tutelarli con il massimo rigore, evitando che situazioni che li mettono a repentaglio possano ripetersi”.