Politica

Milleproroghe, Urzì (FdI): «Resta il supporto dei medici ucraini»

«La carenza di personale medico in Italia può essere tamponata con i medici ucraini nel nostro Paese dopo lo scoppio della guerra. Un emendamento al provvedimento Milleproroghe a mia firma ha sventato il rischio che questo personale non potesse vedersi riconosciuti i titoli» ha dichiarato il  capogruppo di FdI in Commissione Affari Costituzionali della Camera



ROMA. «La grave carenza di personale medico e sanitario in Italia può essere temporaneamente tamponata attraverso il supporto di quei medici e altro personale specializzato ucraino che si è venuto a trovare nel nostro Paese, esule, dopo lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia. Un emendamento al provvedimento Milleproroghe a mia firma, in abbinata ad altre iniziative analoghe, ha sventato il rischio che questo personale non potesse vedersi riconosciuti i titoli utili a proseguire le attività professionali temporanee in Italia, con gravi contraccolpi per diverse strutture mediche che su questo personale facevano riferimento su tutto il territorio nazionale». Lo dichiara Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Affari Costituzionali della Camera.

«Sarà concessa una proroga sino alla fine dell'anno per permettere continuità dello svolgimento delle funzioni professionali, in modo da garantire quei servizi che altrimenti avrebbero potuto essere anche sospesi. Si tratta, inoltre, di una misura di umanità verso questo personale che si trova in Italia solo in conseguenza di un grave conflitto, e con la prospettiva di poter rientrare, terminato lo stesso, nelle proprie case, se non dovessero trovarsi in zona di occupazione russa», conclude.













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