Milano-Cortina, Sinner ambassador dei 18mila volontari alle Olimpiadi. «Io tedoforo? Mi piacerebbe»
Il n.1 del tennis alla conferenza stampa: «Sono l'evento più importante per ogni sportivo». «Per me il 25 dicembre uno dei gioni più belli, con famiglia e amici andiamo a sciare»
MILANO. "Io tedoforo per Milano-Cortina 2026? Mi piacerebbe ma sono domande a cui non possiamo ancora rispondere. Mi farebbe piacere fare parte in qualche modo delle Olimpiadi: lo sport mi ha dato davvero tanto, l'adrenalina che mi ha dato lo sci non l'ho ancora ricevuta da altre cose. Ho una grande connessione con l'inverno. Mi piacerebbe vedere il gigante, la discesa libera ma solo da fuori perché quando sciavo avevo paura". Lo dice Jannik Sinner durante la conferenza della sua presentazione come ambassador della squadra dei volontari per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
Saranno circa 18mila i volontari e le volontarie attese per l'evento e da oggi si potranno presentare le candidature on line, solo sul sito milanocortina2026.org: unici requisiti, aver compiuto 18 anni entro l'1 novembre 2025, conoscere l'italiano e/o l'inglese, partecipare agli eventi di selezione e formazione, e garantire una disponibilità minima di nove giorni non consecutivi durante i Giochi.
Il numero uno del tennis mondiale torna anche sulla sua mancata partecipazione a Parigi a causa della tonsillite: "Le Olimpiadi per me quest'anno erano l'obiettivo più grande, ma purtroppo non sono riuscito ad andarci. Ma è l'evento più importante per ogni sportivo".
"Anche nel tennis senza volontari l'evento non c'è e li ringrazio sempre. Per loro noi siamo idoli e spunti importanti per la loro crescita, ed è giusto far capire che il loro lavoro è importante. Certo nell'evento più grande come le Olimpiadi le cose sono diverse", ha detto Sinner, che come noto ha un passato anche da giovanissima promessa nello sci. "Uno dei miei giorni più belli è il 25 dicembre, perché con i miei amici e la famiglia facciamo sempre un bel gruppo per andare a sciare. E' un giorno speciale che mi ricarica, lo sci per me è ancora molto importante".