Milano-Cortina, i costi per gli impianti crescono e il governo paga
Vertice della cabina di regia a Venezia. In Trentino i maggiori oneri riguardano il salto a Predazzo e il fondo a Tesero. Fugatti: «Bene così». All’Arena di Verona la cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici
TRENTO. La cabina di regia dei Giochi MIlano-Cortina ha approvato la copertura dei maggiori costi, derivanti dall’aumento dei prezzi, per le opere sportive e stradali che saranno realizzate in occasione delle Olimpiadi invernali 2026.
È quanto emerge dalla riunione che si è tenuta oggi (27 febbraio) nel palazzo della Regione Veneto a Venezia alla presenza tra gli altri del padrone di casa Luca Zaia, del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, del presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano Daniel Alfreider.
Per quanto riguarda il Trentino si passa da 23,5 a 36,460 milioni per il salto con gli sci a Predazzo e da 11,5 a 14,5 milioni per l'anello dello sci di fondo a Tesero.
"Siamo soddisfatti da quanto è emerso dalla riunione perché stiamo procedendo bene con il cronoprogramma per la realizzazione degli impianti che in Trentino ci eravamo prefissati", commenta Fugatti. “Come Provincia infatti ci siamo mossi prima del Governo e abbiamo risposto all'aumento dei costi mettendo a bilancio le risorse necessarie per la messa a progetto e la fattibilità degli impianti sportivi olimpici".
La riunione - precisa ancora la nota - poi si è concentrata particolarmente sulla realizzazione della nuova pista da bob e sul villaggio olimpico di Cortina, oltre che sull'Arena di Verona che si vuole fare diventare luogo di chiusura non solo delle Olimpiadi, ma anche delle Paralimpiadi.