IL DOCUMENTO

Migranti, appello a Mattarella: "Fermi l'ecatombe nel Mediterraneo"

A promuoverlo Lidia Menapace e padre Alex Zanotelli: già centinaia le adesioni di persone ed associazioni di solidarietà in tutta Italia



TRENTO. «Fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo». È quanto chiede al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un appello promosso da Lidia Menapace e padre Alex Zanotelli al quale hanno aderito centinaia di persone ed associazioni di solidarietà in tutta Italia.

Nell'appello si sostiene «è il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire. Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro».

«Lei è il presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro Paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi», conclude l'appello.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.