IL CASO

Mercatini di Natale: la Provincia di Trento lascia decidere ai Comuni

Necessario il rispetto di un protocollo che sarà predisposto dall'Azienda sanitaria



TRENTO. Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha annunciato che la città rinuncerà per ragioni sanitarie ad organizzare il tradizionale Mercatino di Natale. Troppo alto il rischio di assembramenti, quindi di contagi. Ma in Trentino i mercatini di Natale sono numerosi e non si tengono solo nel capoluogo. Se il presidente altoatesino Arno Kompatscher ha già chiarito che nel vicino Alto Adige non ci saranno mercatini, in Trentino la Provincia ha deciso di lasciare mani libere ai Comuni, che potranno avere autonomia decisionale, rispettando però un protocollo, che la Giunta provinciale di Maurizio Fugatti ha chiesto all'Azienda sanitaria provinciale di elaborare.

Ieri Fugatti, con l'assessore al turismo, Roberto Failoni, si è confrontato, con i sindaci del Trentino, il commissario del Governo Sandro Lombardi ed il questore Claudio Cracovia. «Sul tema dei mercatini e in base ai dati riconosciamo che i territori hanno la loro autonomia decisionale, per intervenire nelle modalità che ritengono. Da parte nostra intendiamo però impostare un protocollo sanitario che stabilisca le modalità con cui questi eventi possano essere organizzati. A fronte di precise regole, che l'Apss stilerà, dovrà essere sottoscritto un impegno al rispetto del protocollo», ha spiegato Fugatti.

Nei prossimi giorni, ha annunciato, la Giunta provinciale incontrerà su questo tema anche le categorie economiche. Paride Gianmoena, presidente del Consorzio dei Comuni, ha evidenziato «l'importanza di questa occasione di confronto, a fronte di regole che evolvono e anche per trovare le soluzioni migliori». 













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